I disagi dovuti al maltempo stanno provocando danni anche alle automobili. Ecco cosa fare, cosa copre l’assicurazione e come chiedere il risarcimento per i danni subiti.
Il maltempo che sta colpendo l’Italia sta provocando seri danni ad abitazioni, infrastrutture e anche alle automobili, prese di mira soprattutto dalla grandine che causa spesso notevoli problemi ai vetri e alla carrozzeria delle autovetture.
In questi casi, però, l’assicurazione paga solamente in un caso. Ossia se è stata stipulata la polizza auto eventi atmosferici, una cosiddetta “garanzia accessoria”, da aggiungere alla RC auto obbligatoria per tutti che permette di ottenere un risarcimento per danni dovuti a maltempo.
La sottoscrizione della polizza eventi atmosferici, ovviamente, comporta un aumento del costo della polizza, di norma da un minimo di 30 a un massimo di poco superiore ai 100 euro. Di contro in questo modo l’automobilista si garantisce la possibilità di non dover pagare per interno i lavori di riparazione auto in seguito al maltempo.
Questo tipo di garanzia, infatti, copre diversi eventi atmosferici che possono danneggiare l’auto come grandine, tempeste, uragani, trombe d’aria, vento, inondazioni, slavine e allagamenti. In alcuni casi, ma qui il prezzo sale ancora, è possibile prevedere un’assicurazione anche contro eruzioni vulcaniche o terremoti.
Per ottenere il rimborso in caso di danni all’auto dovuti a eventi atmosferici bisogna prima di tutto che questi siano riconosciuti da un bollettino o un comunicato da parte di un centro meteorologico ufficiale. Si tratta di una condizione necessaria affinché possa partire la richiesta di rimborso, assieme alla necessità che tale evento debba essere stato riscontrato da più automobilisti e che, chiaramente, l’auto abbia dei danni che possano essere notato a occhio nudo.
Una volta appurato il danno all’auto il proprietario del veicolo danneggiato dovrà mettersi in contatto con la propria compagnia assicurativa tramite pec, telefono o mail. Una volta fatto si dovranno fornire i dati personali e gli estremi della polizza, prendendo poi appuntamento per la visita da parte del perito, cui spetterà valutare l’entità dei danni. Non serve, in questo caso, la denuncia presentata alle forze dell’ordine, che potrà comunque essere rilasciata in caso di necessità di lavori di rimozione oggetti.
Per quanto riguarda la riparazione vera e propria, la stragrande maggioranza dei contratti prevede l’obbligo di rivolgersi a un’officina convenzionata. Si tratta di una comodità perché in questo caso basterà lasciare l’auto, con gli estremi dell’assicurazione, senza dover anticipare alcuna somma (franchigia a parte) e potendo concordare in loco la visita da parte del perito.
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