Gli uomini e le donne sono diversi anche per quello che riguarda i gusti a tavola. I differenti ormoni sono il fattore chiave
Gli uomini vengono da Marte e le donne vengono da Venere, anche per quello che riguarda l‘alimentazione.
A quanto pare, maschi e femmine hanno una predisposizione differente sui gusti a tavola.
Secono uno studio condotto dall’Università Telematica San Raffaele di Roma, le preferenze alimentari dipendono solo e solamente dal sesso biologio e dall’età.
Ecco cosa hanno scoperto grazie a questo studio!
Gusti diversi a tavola tra uomini e donne: tutto si basa sugli ormoni!
Il Dipartimento di Endocrinologia dell’Università Federico II di Napoli ha portato a termine uno studio davverio curioso.
Il team ha deciso di analizzare un gruppo di persone valutando i loro comportamenti alimentari.
Più di 2mila uomini hanno preso parte all’esperimento e anche mille donne si sono messe in gioco.
Grazie ad un semplice questionario composto da 12 domande sulle abitudini alimentari, 15 sui gusbti e 4 sull’alimentazione sana, il Dipartimento dell’Università è riuscito a scoprire da cosa dipendono le diverse preferenze di uomini e donne a tavola.
A quanto pare, le preferenze alimentari in Europa sono influenzate per lo più “dalle componenti biologiche legate al sesso, assetto ormonale e cambiamenti fisiologici dello stato riproduttivo” come la menopausa o il ciclo mesturale.
Non c’entrano tanto la cultura o il contesto, spiega la Professoressa Colao.
Secondo quanto rivelato dai test, gli estrogeni, ormoni prevalentemente femminili, agiscono sui nuclei ipotalamici, zone che controllano in particolar modo la fame e la sazietà.
Gli estrogeni attivano il sistema cannabinoide aumentando l’appetito e ciò porta ad aver voglia di cibi ricchi di carboidrati per quello che riguarda le donne.
Gli uomini, al contrario, hanno più voglia di alimenti ricchi di grassi, perché il testosterone attiva la dopamina, un neurotrasmettitore che genera la sensazione di forza e aggressività.
A quanto pare, i maschi sono anche più propensi nel mangiare di più a cena o, comunque, durante la sera, mentre le donne concentrano il consumo del cibo nella prima parte della giornata.
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Le femmine “tendono dunque ad assecondare l’orologio biologico” avendo più facilità nel mantenimento del proprio peso corporeo, mentre gli uomini sono “ ‘late eaters’, cioè mangiatori notturni” con conseguenze metaboliche peggiori.
I maschi vanno contro il proprio orologio e hanno maggiore possibilità di andare incontro all’obesità. Sono anche più inclini a svegliarsi durante la notte per consumare degli spuntini notturni.
