Mentre sui giornali non si fa che parlare del suo rinnovo di contratto col Napoli, emerge il racconto inedito.
Khvicha Kvaratskhelia, stella georgiana del Napoli, per la prima volta in carriera è stato inserito nella lista d’eccezione dei 30 nomi per il Pallone d’Oro. Un risultato incredibile che certifica il suo momento magico, un po’ offuscato a dir la verità dal periodo nero del club partenopeo. Proprio durante la cerimonia di premiazione dello scorso 30 ottobre però è successo qualcosa di incredibile.
Stenta a crederci anche lo stesso calciatore, mentre racconta l’accaduto ai microfoni di Setanta Sport. Il protagonista della vicenda? Niente meno che Lionel Messi, che proprio in quella serata è stato premiato per l’ottava volta in carriera. Si sono dovuti mettere l’anima in pace i tanti fenomeni seduti in platea, la Pulce li ha fregati ancora.
A coronare una stagione incredibile col Napoli, è arrivata la candidatura al Pallone d’Oro anche per Khvicha Kvaratrskhelia. Il nome del talento georgiano infatti è finito tra i 30 selezionati per la consegna del celebre premio. A spuntarla, ancora una volta, è stato Lionel Messi: gli altri presenti hanno masticato amaro, pur riconoscendone i meriti.
Seduti in poltrona fianco a fianco proprio i due, la Pulce viene chiamata sul palco per l’ottava volta in carriera. Dopo essersi alzato però si consuma una scena inaspettata, a raccontarla è stato lo stesso Kvara ai microfoni di Setanta Sport. “Non ci crederete ma è successo davvero”, esordisce mettendo le mani avanti il calciatore.
“Alla cerimonia di premiazione del Pallone d’Oro era seduto alla mia destra. Durante la pausa pubblicitaria ci hanno detto di non muoverci, ma si è alzato ed è venuto verso di me”, ha spiegato. Poi il gesto impensabile: “Non capivo cosa stesse succedendo: quando mi ha raggiunto ha alzato il braccio e mi ha stretto la mano, è una persona straordinaria“.
Non chiedetegli però di scegliere tra l’argentino e il suo rivale storico, Cristiano Ronaldo: “Quando hai Lionel Messi come rivale è difficile restare al suo stesso livello, ma per questo ho adorato Ronaldo: ha vinto tutto con la sua personalità, per me era un idolo”.
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