La carta carburante è uno strumento di pagamento sempre più diffuso e utilizzato per pagare il rifornimento di veicoli aziendali, sia quelli che prevedono il rifornimento di carburante (benzina, metano, GPL o gasolio), sia quelli che prevedono la ricarica elettrica.
Una carta carburante può funzionare essenzialmente come una carta prepagata o come una carta di credito e velocizza, automatizzandole, le operazioni di pagamento nelle stazioni di servizio o presso le colonnine per la ricarica elettrica.
La carta carburante è uno strumento destinato a tutti i possessori di partita IVA, sia che tratti di liberi professionisti che di multinazionali.
La principale distinzione fra le carte carburante è quella tra carte multibrand e monomarca.
La carta carburante multibrand è una carta che può essere utilizzata per il rifornimento presso le numerose stazioni di servizio presenti sulle reti stradali e autostradali a prescindere dal brand del fornitore. È di norma emessa da società di servizi.
La carta carburante monomarca, al contrario, può essere utilizzata soltanto presso i distributori della compagnia petrolifera che l’ha emessa. Ha quindi un utilizzo più limitato rispetto alla multibrand.
Vale la pena ricordare che da quando alla flotta dei veicoli circolanti si sono aggiunti i veicoli ibridi e full electric, sono nate anche le carte multienergy, note anche come carte ibride, utilizzabili sia per i rifornimenti di carburante, sia per le ricariche elettriche.
Le carte carburante si caratterizzano per alcuni vantaggi di carattere fiscale, sia a livello di deducibilità delle spese, sia a livello di detraibilità dell’IVA. In primis è opportuno precisare che sia per quanto riguarda la deducibilità dei costi del carburante e la detraibilità dell’IVA, è necessario che le spese sostenute siano documentate con fattura elettronica e pagate con mezzi tracciabili vale a dire con strumenti di pagamento quali carte carburante, carte di credito, carte di debito, carte prepagate, bonifici bancari ecc.
È necessario precisare che le percentuali relative a deducibilità dei costi e detraibilità dell’IVA variano in base a determinati fattori.
Un esempio pratico: la detraibilità dell’IVA può essere del 100% nel caso in cui il veicolo sia a uso esclusivamente aziendale (per esempio un taxi, un veicolo per il trasporto di merci o l’auto di una scuola guida), mentre nel caso di uso promiscuo l’IVA può essere detratta fino al 40%.
Simili considerazioni si possono fare per quanto concerne la deducibilità; quando è dimostrato l’esclusivo uso strumentale di determinati veicoli, la deducibilità è del 100%, mentre in altri casi la percentuale può essere del 20, del 70 o dell’80% (come nel caso di autovetture, autocaravan, ciclomotori, motocicli di agenti e rappresentanti).
Alle carte carburante sono in genere associate app che consentono di gestire al meglio la gestione dei rifornimenti di carburante. È per esempio possibile visualizzare il saldo della carta utilizzabile e quello ancora rimanente e avere anche tutti i dettagli dei singoli rifornimenti e lo storico delle varie transazioni effettuate.
Queste app permettono inoltre di individuare rapidamente tutte le stazioni di rifornimento carburante o di ricarica elettrica così da poter pianificare con cura i rifornimenti e le ricariche ecc.
La carta carburante è quindi uno strumento che può rivelarsi particolarmente utile per semplificare la gestione di alcuni processi aziendali, in particolar modo se si devono gestire flotte di veicoli più o meno numerose.
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