Inchiesta ultras, l’indagine si allarga: svelate nuove intercettazioni di Fedez ed Emis Killa

Dopo l’inchiesta sul mondo ultras che ha portato a numerosi arresti nelle curve di Milan e Inter, spuntano nuove intercettazioni eccellenti che coinvolgono anche numerose personalità di spicco tra tifosi eccellenti, su tutti Fedez ed Emis Killa

Inutile nasconderselo. L’indagine sulle curve di Milan e Inter che ieri mattina all’alba ha portato in carcere 19 persone, tutte estremamente influenti nel mondo della tifoseria organizzata, è stata un vero e proprio terremoto per il mondo del calcio italiano.

Inchiesta ultras, Emis Killa
C’è anche il nome di Emis Killa nel fascicolo dell’inchiesta sugli Ultras di Milan e Inter – Credits ANSA (QNM)

L’indagine va avanti e c’è molta curiosità di capire come reagiranno oggi le tifoserie milanesi, in particolare quella dell’Inter, alla luce delle partite di Champions League in programma.

Inchiesta ultras, gi sviluppi

Con le partite di Champions League alle porte, sia l’Inter, impegnata contro la Stella Rossa a San Siro (ore 21), che il Milan – in trasferta a Leverkusen contro il Bayer – le curve si trovano a fronteggiare una nuova realtà. L’assenza dei loro capi ultrà storici.

Un evento senza precedenti che segna una fase di transizione per entrambe le tifoserie, mentre i sopravvissuti di queste operazioni cercano di riorganizzarsi.

Doppia Curva

L’inchiesta culminata con il blitz e gli arresti denominata Doppia curva è stato coordinato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano e ha portato all’arresto di diversi capi storici delle tifoserie di entrambe le squadre. Tra questi, figure di spicco come Nino Ciccarelli, veterano del tifo nerazzurro, che nonostante i suoi trascorsi di violenza da stadio è riuscito a mantenere una certa influenza carismatica all’interno del movimento ultrà.

Lunedì sera, all’indomani degli arresti, alcuni portavoce della Nord ancora in libertà si sarebbero dati appuntamento per una breve riunione presso un locale di corso Sempione, non lontano dall’Arco della Pace, per fare il punto della situazione e pianificare il futuro della Curva Nord.

Inchiesta Ultras tifosi Inter
Le bandiere dei Tifosi interisti della Nord – Credits ANSA (QNM)

In curva Nord

Nonostante l’assenza fisica dei capi ultrà arrestati, i tifosi della Curva Nord continueranno a sostenere la squadra e saranno regolarmente al loro posto questa sera. Ciccarelli avrebbe fatto arrivare il suo pensiero attraverso i social ai tifosi del suo gruppo chiedendo a tutti di non mollare, mentre altri personaggi storici come Franco Caravita, ormai lontano dalle scene della curva da anni, mantengono un basso profilo.

Il destino della curva è incerto, ma la necessità di una nuova leadership sembra evidente. Una considerazione che nasce anche alla luce del drammatico omicidio di Antonio Bellocco, altro capo ultra collegato all’omonima organizzazione malavitosa calabrese, avvenuto il mese scorso al culmine di una discussione con Andrea Beretta, in carcere – attualmente a San Vittore dopo il trasferimento della settimana scorsa.

In curva Sud

Spostandoci sul fronte rossonero, il Milan affronta una situazione simile. I capi storici della Curva Sud, tra cui Luca Lucci e suo fratello Francesco, sono stati arrestati, lasciando un vuoto di leadership. Tuttavia, alcuni membri come Marco “Pacio” Pacini e Giancarlo Capelli, conosciuto come il “Barone”, altro capo storico della curva Sud da oltre vent’anni, sono in libertà e hanno invitato i tifosi a riunirsi a Leverkusen per sostenere la squadra in occasione della partita di questa sera.

Ci si aspettano messaggi dai sostenitori della curva, sia da quella dell’Inter che da quella del Milan.

Inchiesta Ultras: vuoto di potere

Tuttavia il numero di arresti e soprattutto la caratura delle persone fermate, mettono in forte dubbio il futuro dei movimenti ultrà di Inter e Milan: se possa sopravvivere e come di fronte all’indagine della magistratura che ha letteralmente decapitato i vertici delle due tifoserie organizzato.

In questo senso è interessante il pensiero del questore di Milano, Bruno Megale: “Sono convinto che il tifo organizzato, così radicato in città e con le sue squadre non scomparirà del tutto. Sarà tuttavia necessario un periodo di transizione. Simili operazioni hanno già colpito altre città, e le tifoserie hanno sempre trovato il modo di riorganizzarsi. Tuttavia, la fine della storica rivalità tra le due curve, legata ormai più agli affari che alla passione per il calcio, segna sicuramente un confronto inevitabile”.

Inchiesta Ultras tifosi Milan
La Curva Sud, cuore della tifoseria organizzata del Milan – Credits ANSA (QNM)

Inchiesta ultra: gli interessi di pochi

L’indagine riguarda la gestione di biglietti e la spartizione di guadagni su vendite, merchandising e trasferte e hanno rivelato la presenza di accordi segreti tra i capi ultrà, evidenziando come le rivalità calcistiche siano ormai solo una facciata per un business destinato ad arricchire poche persone e un vertice estremamente ristretto di persone.

Dalle intercettazioni è emerso che in occasione della semifinale di Champions League dello scorso anno i leader di entrambe le curve avessero stipulato un accordo per dividersi i profitti derivanti dalla vendita dei biglietti, indipendentemente da quale squadra avesse vinto.

Coinvolto anche Zanetti

Un’altra intercettazione legata all’omicidio di Vittorio Boiocchi, storico leader della curva interista ucciso nel 2022, ha coinvolto anche l’ex capitano e attuale vicepresidente dell’Inter, Javier Zanetti. Secondo quanto emerso dagli atti dell’inchiesta, Zanetti avrebbe informato alcuni capi ultrà che la polizia stava monitorando la curva dopo l’omicidio di Boiocchi. Questa rivelazione, tuttavia, è ancora in fase di indagine e sarà approfondita nel prosieguo dell’inchiesta.

Inchiesta Ultras, anche edez ed Emis Killa

Ma ci sono molti altri nomi eccellenti sono comparsi nell’indagine. Quello di Fedez, che avrebbe cercato un accordo con i capiultrà milanisti per la distribuzione della sua bevanda all’interno dello stadio. E nelle ultime ore è emersa una perquisizione a carico anche di Emis Killa (aka Rudolf Giambelli) partner artistico di Fedez: nella sua casa di Vimercate gli agenti avrebbero trovato materiale del quale dovrà chiarire la provenienza: sette coltelli, un tirapugni e 40mila euro in contanti.

 

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