Coldplay pronti a sciogliersi, Chris Martin: “Meno è meglio”

Chris Martin, leader dei Coldplay, ha confermato che la band è pronta a pensare alla fine della band “abbiamo un limite…”, pubblicato il loro nuovo album Moon Music, annunciata una nuova tournee che stavolta non passerà dall’Italia

De album ancora da pubblicare. O meglio. Uno appena pubblicato – Moon Music, il decimo – e poi altri due uno dei quali dovrebbe essere una gigantesca raccolta.

Coldplay, Chris Martin
Il cantante dei Coldplay, Chris Martin, 47 anni – Credits ANSA (QNM)

Dopo le dichiarazioni di Chris Martin che ha parlato dei Coldplay come di un progetto ormai a termine, si sprecano le illazioni su quando e come la band deciderà di sciogliersi definitivamente.

Coldplay, scioglimento in vista

Per la verità non è la prima volta che Chris Martin parla di uno scioglimento definitivo di quella che è al momento è la band inglese con il successo commerciale più importante in assoluto.

Un tour mondiale in corso da ormai due anni e un album ancora in classifica (Music of the Spheres) con un altro già pubblicato. La scadenza dovrebbe essere il 2027, anno in cui i Coldplay festeggeranno i loro 30 anni di vita.

“Meno e meglio”

Chris Martin ha detto che i Coldplay realizzeranno solo 12 album, sostenendo che “meno è meglio” per mantenere alta la qualità. C’è anche un motivo storico dietro questa scelta… e Martin ne ha parlato nel corso di un’intervista con Zane Lowe su Apple Music 1: “Ci sono solo sette Harry Potter, ci sono circa 12 album dei Beatles. Lo stesso per Bob Marley. Tutti i nostri eroi hanno un limite e noi stiamo semplicemente cercando di trovare il nostro, di esprimerci senza strafare. Abbiamo sempre e comunque cose da dire. Solo non vogliamo sentirci costretti a farlo andando a cadere nella banalità…”

Coldplay
Coldplay nel loro ultimo show a Roma – Credits ANSA (QNM)

Moon Music

Moon Music prosegue il percorso di Music of the Spheres. Un pop di alto livello, molto globale e scaltro che gioca con suoni innovativi e messaggi che parlano di resilienza, forza interiore ed evoluzione. Un album che offre collaborazioni ad ampio spettro con artisti come Burna Boy, Ayra Starr e Jon Hopkins.

La scelta è quella di mantenere un contatto con le nuove generazioni offrendo loro un’alternativa. Cosa che la band ha sempre fatto considerando che già quindici anni fa i loro singoli guardavano ad artisti di grande attualità. Da Sia ad Aviicii a Rihanna.

Coldplay, sempre più selettivi

Secondo Chris Martin, il processo creativo della band è diventato sempre più selettivo. Ogni nuova canzone deve passare attraverso un rigoroso processo di valutazione: “Stiamo diventando molto attenti a quello che facciamo, se pubblichiamo qualcosa è perché lo riteniamo davvero quasi perfetto. Un approccio che rende quasi impossibile che un brano venga proposto al pubblico se non se lo merita pienamente”.

Oltre a parlare del numero limitato di album, Martin ha riflettuto sul significato della legacy dei Coldplay. Ha descritto come negli ultimi anni la sua ispirazione per la musica della band si sia evoluta: “Non so da dove vengano le idee, e come si sviluppino: Ma so che da quattro o cinque anni stiamo valutando come finire. E siamo tutti d’accordo nel dire che dobbiamo finire alla grande. Non abbiamo nessuna voglia di invecchiare sul palco. Non voglio arrivare a 60 anni e dover dire a Will Champion che potremmo essere meglio di quello che siamo…”

Coldplay, Chris Martin
Chris Martin e i Coldplay, insieme dal 1997 – Credits ANSA (QNM)

Dal vivo. Non in Italia

Nonostante un futuro ormai limitato in termini di album, i Coldplay continuano a godersi il loro successo dal vivo. Dopo aver annunciato una lunga serie di dieci date a Wembley per l’agosto del prossimo anno – i biglietti esauriti in pochissimo tempo – la band, che a fine mese sarà in Australia per alcune date negli stadi più grandi, già completamente esaurita, ha annunciato altre date in Asia (Abu Dhabi, Bombay, Hong Kong, Seoul) e in Europa.

Si parla di una conclusione del loro tour all’avveniristico Sphere di Las Vegas, soluzione molto logica in un impianto supertecnologico che recentemente ha ospitato con grande successo gli U2. Per rivederli dal vivo bisognerà aspettare due, forse tre anni. E quel tour potrebbe essere l’ultimo.

Gestione cookie