Luna Rossa, il sogno è finito: Britannia vince la Louis Vuitton Cup

Niente da fare per Luna Rossa che perde la undicesima e decisiva regata di Louis Vuitton Cup che assegna definitivamente la vittoria a Ineos Britannia

Il sogno di Luna Rossa di conquistare la Louis Vuitton Cup si è infranto definitivamente nelle acque di Barcellona, dove l’imbarcazione italiana ha perso 7-4 contro Ineos Britannia la regata decisiva.

Luna Rossa
Non riesce la rimonta a Luna Rossa – Credits ANSA (QNM)

Il team britannico si è così guadagnato il diritto di sfidare Emirates Team New Zealand nell’America’s Cup, la competizione velica più prestigiosa al mondo, in programma dal sabato prossimo, 12 ottobre fino a domenica 20.

Luna Rossa esce sconfitta

Una serie quella tra Luna Rossa e Ineos Britannia intensa ed equilibrata fino all’ottava regata. Paradossalmente l’ultima vittoria è stata l’inizio della fine per l’imbarcazione italiana che dopo essere a pareggiare i conti grazie a una sorprendente vittoria, è uscita battuta in una serie di tre sconfitte consecutive che si è rivelata decisiva.

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La scena del team italiano che riparava un danno con il nastro adesivo riuscendo miracolosamente a tornare in acqua in tempo utile e a vincere era stata straordinaria: e aveva fatto sperare tutti i fan italiani in una grande impresa. Ma Ineos Britannia non ha più sbagliato nulla e dimostrando grande affidabilità e ha vinto le tre regate successive, aggiudicandosi la serie 7-4.

Perché Luna Rossa ha perso

Luna Rossa ha alternato momenti di eccellenza tattica e velocità a episodi sfortunati, caratterizzati da problemi tecnici e partenze piuttosto lente che hanno compromesso il risultato finale. Nella decisiva undicesima regata, Ineos Britannia è partita meglio e poi ha difeso un vantaggio costante, tagliando il traguardo con un distacco di circa 180 metri rispetto all’imbarcazione italiana, che non è mai riuscita a recuperare il gap.

Le dichiarazioni

Dopo la sconfitta tutti i membri del team Luna Rossa hanno riconosciuto il valore degli avversari. Jimmy Spithill, uno dei timonieri più esperti, ha elogiato Ineos Britannia, sottolineando la rapidità con cui il team britannico ha appreso le lezioni sul campo di regata: “Ci avevano dato una barca molto veloce e competitiva, ma il team britannico ha fatto un lavoro eccellente”.

Per Spithill, 45 anni, quella appena persa è stata l’ultima regata di America’s Cup. Lo ha confermato lui stesso con toni commossi e commoventi a fine gara: “Penso che sto andando verso la fine della mia carriera. La nuova generazione è ad un livello molto più alto di quanto io abbia mai raggiunto. Penso questa sia proprio la fine per me. Devo essere realistico, credo veramente che la prossima generazione abbia il talento e le capacità per farcela. Penso sia il momento di appendere i guanti“.

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Spithill aveva esordito nel 1999 appena ventenne al timone di Young Australia.

Anche Francesco Bruni, co-timoniere insieme a Spithill, ha espresso il proprio rammarico: “Questo è un momento molto difficile per me e per tutti i ragazzi del team. Abbiamo lavorato duramente, ma purtroppo non siamo riusciti a portare a termine il lavoro. Sono comunque molto orgoglioso di ciò che abbiamo fatto”.

Bruni ha anche ringraziato i sostenitori di Luna Rossa, promettendo che il team tornerà più forte in futuro.

Luna Rossa
Tutta la delusione del Team di Prada Luna Rossa – Credits ANSA (QNM)

La soddisfazione di Britannia

Per il team britannico, guidato da Ben Ainslie, la vittoria nella Louis Vuitton Cup rappresenta il culmine di un lungo percorso di crescita durato anni.

“È da un po’ di tempo che inseguivamo questo momento. È una cosa enorme per l’Inghilterra e per tutto il team”, ha dichiarato Ainslie dopo la vittoria. Anche Dylan Fletcher, timoniere di Ineos Britannia, ha sottolineato l’importanza del trionfo: “Una gioia immensa, un’affermazione incredibile, siamo migliorati tanto e abbiamo battuto i migliori…”

La finale contro New Zealand

I britannici torneranno dunque a competere per l’America’s Cup dopo 60 anni: la loro ultima partecipazione risale infatti al 1964. Ora la sfida si sposta sul confronto con Emirates Team New Zealand, campioni in carica, in una serie che si preannuncia entusiasmante.

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