Dovrebbe avviarsi alla sua conclusione la lunga vicenda personale tra l’attrice Micaela Ramazzotti e Paolo Virzì, un lungo rapporto sentimentale prima di un burrascoso addio e di una lite furibonda che il 17 giugno si è estesa nelle aule di giustizia
Pace armata, o meglio forse tregua. Micaela Ramazzotti e Paolo Virzì sembrano avere deciso di non volere litigare più, per lo meno in tribunale, dopo la clamorosa discussione che nel giugno scorso ha avuto conseguenze molto serie per entrambi.
Partner artistici per molto tempo e in diversi film ma anche nella vita, marito e moglie dal 2009 fino alla separazione ufficializzata due anni fa con due figli – Jacopo e Anna – l’attrice e il regista si erano lasciati piuttosto male. Ma è stato nel giugno scorso che l’equilibrio della loro relazione è precipitato finendo in tribunale.
Ramazzotti e Virzì, la lite peggiore
La vicenda giudiziaria tra Micaela Ramazzotti e Paolo Virzì era iniziata il 17 giugno scorso quando i due si sono incrociati fuori da un locale. Lui in compagnia della figlia maggiore Ottavia, avuta da una sua precedente relazione e lei con il nuovo compagno, il personal trainer Claudio Pallitto.
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Di fronte a un noto ristorante di Piazza Albania, Roma, dove Micaela Ramazzotti si trovava in compagnia del nuovo partner, le tensioni sono esplose in modo davvero pesante. Come spesso accade in questi casi le versioni degli eventi divergono a seconda dei protagonisti. Ma ciò che è emerso dalle denunce e dalle testimonianze dipinge un quadro caotico, in cui sono volati insulti, sputi, graffi e gravi minacce.
Le versione di Micaela Ramazzotti…
Secondo la versione di Micaela Ramazzotti, la lite sarebbe iniziata quando Ottavia, la figlia del regista (35 anni), ha iniziato a riprenderla con il cellulare insieme al suo compagno. Questo gesto ha scatenato la rabbia dell’attrice, che ha cercato di strappare il telefono di mano alla giovane.
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Paolo Virzì, sempre secondo la Ramazzotti, l’avrebbe insultata con epiteti volgari sputandole addosso e contribuendo all’escalation di un clima di tensione e violenza. La Ramazzotti avrebbe quindi afferrato il telefono della ragazza, provocando una reazione fisica che ha finito per coinvolgere tutti i presenti.
…E quella di Paolo Virzì
Dal lato del regista , invece, è emersa una versione ben diversa. Virzì ha affermato che sarebbe stato Claudio Pallitto a minacciare lui e la figlia, cercando di allontanarli dal locale. Ottavia, secondo Virzì, sarebbe poi stata aggredita dalla ex moglie Ramazzotti, che l’ha inseguita fino al bagno del ristorante, urlandole minacce pesanti (“Ti ammazzo…”) e colpendo la porta con calci e pugni.
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Nel corso della lite, l’attrice avrebbe anche strappato gli occhiali al regista, lanciandoli poi in strada. Ottavia Virzì avrebbe lamentato uno stato di shock e alcune escoriazioni al braccio, graffiato da Micaela Ramazzotti che stava cercando di strapparle dalle mani il telefonino.
Quello che dicono i testimoni
Le versioni dei fatti divergono anche tra i testimoni. Secondo alcune testimonianze, tra cui quella di una donna presente al ristorante, si sarebbe vista una “donna con un vestito a fiori” (identificata come Ramazzotti) aggredire Ottavia, mentre Paolo Virzì cercava di intervenire per separarle.
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Le telecamere del locale e il video girato da Ottavia avrebbero registrato parte dell’incidente, contribuendo alla ricostruzione delle forze dell’ordine. Dalle immagini emerge la figura di Micaela Ramazzotti che, secondo la procura, avrebbe mantenuto un atteggiamento “costantemente aggressivo” per tutta la durata della lite.
Querele ritirate
Anche la figlia di Virzì ha riportato ferite fisiche, documentate in foto che mostrano graffi sulla testa e una mano ferita, oltre a una maglietta strappata. La ragazza, dopo l’aggressione, si sarebbe chiusa in bagno per cercare protezione, mentre all’esterno continuavano le minacce e gli insulti.
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Solo l’intervento dei carabinieri ha messo fine allo scontro fisico, ma ha aperto la strada alle successive denunce reciproche per lesioni, minacce e violazione di privacy.
Dialogo e distensione
Ora però con il tempo le posizioni sembrano essersi ammorbidite. Dopo mesi di tensione, accuse reciproche e denunce, la procura di Roma ha chiesto l’archiviazione del caso, portando alla chiusura di una vicenda che aveva visto accuse di minacce, aggressioni fisiche e violenza verbale.
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Paolo Virzì aveva già ritirato la sua denuncia querela qualche tempo fa, oggi è stata Micaela Ramazzotti a ufficializzare di aver fatto cadere le accuse nei confronti dell’ex marito.
Pace fatta
A settembre, Paolo Virzì è stato il primo a ritirare la querela, nel tentativo di risolvere la situazione fuori dalle aule giudiziarie. Una scelta dettata principalmente dalla volontà di proteggere i figli, Jacopo e Anna, nati dal matrimonio con Micaela Ramazzotti. Anche l’attrice adesso ha seguito la stessa strada ritirando la propria denuncia e accettando la decisione del pubblico ministero Barbara Trotta.
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La quale dal canto suo ha deciso di procedere con una richiesta di archiviazione accettando la tesi di una legittima difesa, sostenendo che chi è aggredito non è tenuto a calibrare la propria reazione, a meno che non vi sia una manifesta sproporzione. Questo ha rappresentato il punto cruciale per la chiusura del caso, in cui entrambe le parti hanno deciso di mettere fine alla disputa legale.
Per il bene dei figli
Gli avvocati di Micaela Ramazzotti, Annamaria Bernardini De Pace e David Leggi, avevano già anticipato che l’attrice non avrebbe opposto resistenza alla decisione della procura, sottolineando come la scelta fosse dettata dalla necessità di proteggere la serenità familiare.
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Anche Paolo Virzì, assistito dall’avvocata Grazia Volo, ha espresso la sua volontà di risolvere la vicenda, dichiarando pubblicamente di nutrire ancora stima per la sua ex compagna, definendola “una donna importantissima” e “la madre dei miei figli”.
Micaela Ramazzotti e Paolo Virzì, carriere incrociate
Paolo Virzì è uno dei registi più apprezzati in Italia, noto per la sua capacità di combinare elementi di commedia e dramma nei suoi film. Ha esordito negli anni ’90 con commedie ispiratissime come Ferie d’agosto e Ovosodo, affermandosi come una delle voci più originali del cinema italiano contemporaneo. I suoi film hanno ricevuto numerosi premi, sia in Italia che all’estero, grazie alla sua abilità di trattare temi complessi con ironia e sensibilità.
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Micaela Ramazzotti, 45 anni – da parte sua – è una delle attrici più talentuose della sua generazione. Con una carriera iniziata negli anni ’90, ha lavorato con alcuni dei registi più importanti d’Italia, ottenendo successi sia nel cinema che in televisione. Il suo talento versatile le ha permesso di interpretare ruoli drammatici e comici, guadagnandosi il plauso della critica e del pubblico.
Micaela Ramazzotti e Paolo Virzì, una storia di successo,
La storia di Micaela Ramazzotti e Paolo Virzì è iniziata quando si sono incontrati sul set del film Tutta la vita davanti, una commedia drammatica sul mondo del lavoro giovanile tra call center e lauree inutili, che segnò l’inizio della loro collaborazione artistica e del loro amore.
Da quel momento, i due hanno lavorato insieme in numerosi progetti cinematografici, tra cui La prima cosa bella (2010), film che ha portato alla Ramazzotti – protagonista del film insieme a Stefania Sandrelli, grandi riconoscimenti, e La pazza gioia (2016), pellicola in cui l’attrice ha interpretato un ruolo memorabile.
Il sodalizio artistico tra Virzì e Ramazzotti è sempre stato intenso, così come il loro legame sentimentale, che ha portato alla nascita dei loro due figli. Tuttavia, dopo 16 anni di relazione, la coppia ha annunciato la separazione ufficiale nel marzo 2023, ponendo fine a un matrimonio che aveva rappresentato un punto di riferimento nel panorama cinematografico italiano.