Il divario tra i banchi di Serie A: tra Antonio Conte in vetta e Luca Gotti in coda un divario di sei milioni di euro. E gli altri?
La Serie A, campionato di calcio italiano per eccellenza, è da sempre teatro di grandi sfide non solo sul campo ma anche nei bilanci. La classifica degli stipendi netti percepiti dagli allenatori ne è un chiaro esempio. Secondo quanto riportato dal quotidiano Calcio e Finanza, Antonio Conte, alla guida del Napoli, si posiziona in cima con un ingaggio netto annuale di 6,5 milioni di euro. Al fondo della classifica troviamo invece Luca Gotti del Lecce con uno stipendio che non supera i 500mila euro netti a stagione.
Analizzando più da vicino le cifre riportate da Calcio e Finanza, emerge come il divario salariale sia notevole anche tra gli allenatori che occupano posizioni contigue nella graduatoria. Dopo Conte, Simone Inzaghi dell’Inter segue con 5,5 milioni di euro netti all’anno. Scendendo verso il fondo della lista incontriamo Fabio Pecchia del Parma e Roberto D’Aversa dell’Empoli con stipendi pari a circa 600mila euro netti a stagione – una cifra simile viene percepita anche da Paolo Zanetti (Hellas Verona).
Tra le novità in termini di panchine troviamo nomi illustri come quello di Thiago Motta alla Juventus con uno stipendio stimato intorno ai 3,5 milioni di euro netti annui e quello di Ivan Juric alla Roma con un stipendio netto di 2 milioni di euro (che si vanno a sommare ai 3,5 milioni dell’esonerato De Rossi). Queste cifre dimostrano come l’investimento nei tecnici sia variabile in base alle ambizioni dei club e al curriculum degli allenatori stessi.
Serie A, sono tanti gli allenatori “meno fortunati” che non raggiungono il milione
Al contrario degli ingaggi milionari dei top manager della Serie A, ci sono tecnici che devono accontentarsi di compensi decisamente più modesti. Oltre ai già citati Pecchia, D’Aversa e Zanetti troviamo Eusebio Di Francesco (Venezia) e Kosta Runjaic (Udinese) che non superano i 750mila euro netti all’anno. Queste cifre riflettono una realtà dove la disparità economica tra le squadre si traduce inevitabilmente in differenze sostanziali negli stipendi dei loro allenatori.
La classifica degli stipendi degli allenatori in Serie A offre uno spaccato interessante sul mondo del calcio professionistico italiano: da un lato abbiamo figure carismatiche ed esperte come Antonio Conte che comandano ingaggi multimilionari; dall’altro lato ci sono professionisti altrettanto validi ma meno “fortunati” sotto il profilo economico. Queste differenze salariali riflettono non solo la capacità economica delle singole società ma anche la crescente polarizzazione nel calcio moderno dove pochi club detengono gran parte delle risorse finanziarie disponibili.