Donald Trump, 78 anni, diventa il leader più anziano di sempre a essere eletto negli Stati Uniti e il primo, dopo Cleveland, a ricoprire due mandati non consecutivi. Questa vittoria segna una straordinaria resurrezione politica, un evento che ha sorpreso e scosso sia l’America sia il mondo intero.
Donald Trump ce l’ha fatta. E tutto sommato con margini decisamente più ampi rispetto a sondaggi che anche dopo la chiusura dei seggi avevano definito il gap tra lui e la candidata democratica Kamala Harris, strettissimi, quasi impercettibili in una tornata elettorale del tutto imprevedibile.
Una vittoria quella di Trump interessante per quelli che sono i valori al Senato, dove la maggioranza repubblicana si fa secondo i primi riscontri evdenti, e alla Camera dove il gap tra le due componenti è invece ancora in via di definizione.
Le elezioni del 2024 sono state segnate da intense polemiche e divisioni. Kamala Harris, vicepresidente uscente dell’amministrazione Biden e candidata democratica, mirava a diventare la prima donna alla presidenza degli Stati Uniti. Una impresa che era fallita a Hillary Clinton, sconfitta da Trump nel 2016 con numeri decisamente più brillanti.
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Harris ha focalizzato la sua campagna sui diritti riproduttivi, la protezione delle libertà civili e la promozione di politiche sociali inclusive. Il suo messaggio, però, non è riuscito a convincere la maggioranza degli elettori americani, che invece hanno deciso di affidare nuovamente la Casa Bianca a Trump, nonostante i suoi precedenti controversi e una condanna penale.
Molta discussione intorno alle previsioni di numerosi sondaggi secondo i quali la vittoria era incerta, se non attribuita alla Harris. Ma Trump è riuscito a trionfare in diversi stati chiave, tra cui la Carolina del Nord, la Georgia e la Pennsylvania, ottenendo un solido vantaggio nel collegio elettorale con il meccanismo dei grandi elettori.
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Il primo grande stato in bilico attribuito a Trump è stato la North Carolina. La sua vittoria in Pennsylvania è stata annunciata in diretta da Fox News nella notte scatenando un’esplosione di entusiasmo tra i suoi sostenitori riuniti a Palm Beach, in Florida a poca distanza dalla sua residenza di Mar A Lago. Tre ore dopo l’Associated Press ha confermato la vittoria i, Wisconsin per Trump, portando il suo totale a 277 voti elettorali, oltre la soglia necessaria per conquistare la presidenza.
Trump si è visto confermare un caldo sostegno da parte di una solida base elettorale, nonostante le numerose controversie che hanno caratterizzato la sua carriera politica. È il primo presidente eletto con una condanna penale a suo carico, avendo affrontato diversi casi giudiziari, tra cui una condanna per 34 reati legati a pagamenti occulti alla ex attrice di film per adulti Stormy Daniels.
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Casi che avrebbero messo in difficoltà qualsiasi altro candidato e che al contrario sembrano quasi aver rinforzato la sua popolarità tra i sostenitori del movimento MAGA (Make America Great Again), consolidando la sua immagine di outsider pronto a sfidare il sistema.
Nonostante il suo stile di leadership spesso considerato divisivo e i numerosi attacchi verbali ai suoi avversari, Trump è riuscito a mobilitare un numero considerevole di elettori, inclusi quelli appartenenti a minoranze etniche, come gli afroamericani e i latini, in misura di gran lunga maggiore rispetto alle elezioni del 2020. Una vittoria rappresenta quindi un segnale importante di sfiducia verso l’establishment politico tradizionale e la politiche della presidenza di Joe Biden che esce come il grande sconfitto di questa tornata elettorale.
In una manifestazione tenuta a West Palm Beach, in Florida, dopo la conferma della vittoria, Trump ha dichiarato di voler inaugurare “una nuova età dell’oro per l’America”. Circondato dalla famiglia e dal vicepresidente eletto, JD Vance, il presidente eletto ha sottolineato l’importanza di lavorare per una “America forte, sicura e prospera”. Ha promesso di rafforzare i confini, rilanciare l’economia e tutelare i valori tradizionali, rivolgendosi ai suoi sostenitori come il leader di un movimento unico nella storia del Paese.
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Al suo fianco anche Elon Musk, imprenditore e sostenitore di Trump, ha accompagnato il candidato repubblicano durante la serata elettorale, condividendo messaggi entusiastici sui social media e dichiarando che questo risultato rappresenta “una vittoria per la libertà”. La presenza di Musk e il suo sostegno finanziario durante la campagna elettorale sono stati elementi cruciali per Trump, che ha goduto di un notevole vantaggio negli stati in bilico grazie al supporto del miliardario.
Il percorso che ha portato Trump alla vittoria non è stato privo di ostacoli. Dopo la sconfitta del 2020, molti analisti pensavano che la sua carriera politica fosse conclusa, soprattutto dopo l’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021, che aveva portato al suo secondo impeachment. Tuttavia, la sua influenza nel Partito Repubblicano è rimasta intatta, e Trump è riuscito a riconquistare la nomination presidenziale nonostante le resistenze interne e la sfida di numerosi concorrenti.
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Il candidato repubblicano ha puntato su temi tradizionalmente cari alla sua base elettorale, come il controllo dell’immigrazione, l’ordine pubblico e la lotta contro l’establishment. Ha inoltre intensificato la retorica contro gli “avversari interni”, promettendo di schierare l’esercito per contrastare eventuali minacce alla sicurezza interna. Trump ha presentato se stesso come il difensore di un’America tradizionale, in contrasto con le politiche progressiste dei Democratici.
Per Kamala Harris, la sconfitta rappresenta un duro colpo. La vicepresidente uscente, che aveva cercato di mobilitare l’elettorato femminile e le minoranze, ha visto svanire il sogno di diventare la prima presidente donna e la prima presidente di origine afroamericana e asiatica del Paese. Il suo intervento previsto nella notte alla Howard University dove la Harris aveva stabilito il suo quartier generale raccogliendo i propri sostenitori è stato rinviato. E le sue prime parole sono state di accettazione della sconfitta e congratulazioni a Trump per la rielezione.
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Una sconfitta pesantissima che passa anche attraverso i dati politici che hanno visto la Harris sconfitta anche nel conto del voto popolare nel testa a testa con Trump indipendentemente dal meccanismo dei grandi elettori stato per stato.
Le elezioni del 2024 hanno avuto ripercussioni anche sul Congresso. I Repubblicani sono riusciti a riconquistare il Senato, mentre il controllo della Camera dei Rappresentanti rimane ancora incerto. Questa situazione potrebbe generare una legislatura particolarmente difficile, con tensioni tra le due camere e tra la presidenza e il Congresso. Tuttavia, il successo repubblicano al Senato rappresenta un elemento chiave per l’agenda di Trump, che potrà contare su un appoggio più solido per l’implementazione delle sue politiche.
La vittoria di Trump ha già sollevato preoccupazioni nelle capitali straniere, dove il suo ritorno alla presidenza è visto con apprensione. Durante il suo primo mandato, Trump ha adottato un approccio poco convenzionale nelle relazioni internazionali, stringendo rapporti con leader autoritari come Vladimir Putin e Kim Jong-un e mettendo in discussione le alleanze tradizionali degli Stati Uniti, inclusa la NATO.
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Molti temono che il suo secondo mandato possa portare a un’ulteriore destabilizzazione delle relazioni globali, soprattutto in un momento di crisi geopolitiche e conflitti regionali.
Nonostante il trionfo elettorale, Trump dovrà affrontare sfide significative nel suo secondo mandato. La polarizzazione politica e sociale del Paese ha raggiunto livelli critici, e l’opposizione democratica rimane forte. L’approccio autoritario di Trump e le sue posizioni dure sugli “avversari interni” potrebbero provocare nuove tensioni e proteste di massa. Inoltre, le questioni giudiziarie non sono ancora risolte, e i procedimenti legali potrebbero influenzare la stabilità della sua presidenza.
La rielezione di Donald Trump rappresenta comunque uno degli eventi politici straordinari nella storia politica americana. La sua vittoria evidenzia un cambiamento profondo nelle priorità e nelle percezioni degli elettori statunitensi, segnando un ritorno a un populismo nazionalista che promette di trasformare radicalmente la politica interna ed estera del Paese. Il secondo mandato di Trump si prospetta denso di sfide e tensioni, ma anche di opportunità per il movimento politico che ha ispirato e mobilitato milioni di americani.
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