Il dramma di Celine, il suo sogno infranto dall’orrore della guerra: la promessa del calcio libanese in coma.
Celine Haidar, promessa del calcio femminile libanese, si trovava sull’orlo della realizzazione del suo sogno: rappresentare la sua nazione sul campo da gioco. Tuttavia, il destino ha avuto per lei piani crudeli e inaspettati. Durante gli ultimi eventi bellici che hanno scosso il Libano, Celine è stata gravemente ferita a causa dei detriti generati da un attacco israeliano. Questo tragico incidente l’ha lasciata in coma farmacologico, gettando una nube oscura sul futuro della giovane atleta.
La famiglia Haidar è stata costretta a fuggire dalla propria casa a Beirut sud a seguito dello scoppio delle ostilità. Nonostante le difficoltà e i pericoli, Celine ha continuato a perseguire la sua passione per il calcio e i suoi studi, facendo la spola tra un luogo sicuro e la città assediata per allenarsi. Questa determinazione dimostra l’incredibile forza d’animo della giovane calciatrice che non ha mai perso la speranza di poter tornare a giocare.
Il destino di Celine ha preso una svolta tragica quando è stata colpita alla testa durante uno degli attacchi israeliani mirati alla periferia meridionale di Beirut. Le immagini strazianti dell’atleta priva di sensi hanno rapidamente fatto il giro dei social media libanesi, suscitando indignazione e dolore nella comunità.
Prima dell’incidente, Celine era considerata una delle giocatrici più promettenti del panorama calcistico libanese femminile. Aveva già dimostrato le sue abilità sul campo con la Beirut Football Academy (BFA), guidando la squadra alla vittoria della Lebanese Women’s Football League senza subire sconfitte. Inoltre, faceva parte della nazionale femminile Under-18 che aveva trionfato nel campionato della West Asian Football Federation nel 2022.
Nonostante le gravi ferite riportate e lo stato di coma farmacologico in cui si trova attualmente presso l’ospedale Saint George di Beirut, familiari e amici non perdono la speranza che Celine possa riprendersi completamente. Il padre Abbas Haidar e sua madre Sanaa Shahrour sono stati al suo fianco sin dal primo momento dell’incidente, testimoniando l’amore incondizionato verso loro figlia.
La comunità sportiva libanese si stringe intorno alla famiglia Haidar con messaggi di sostegno e preghiere affinché Celine possa tornare presto sui campi da gioco a inseguire i suoi sogni interrotti troppo presto da un conflitto al quale era estranea.
In questo momento difficile, emerge chiaramente quanto sia preziosa ogni singola vita spezzata dall’inutilità della guerra; storie come quella di Celine ricordano dolorosamente le conseguenze umane dirette dei conflitti armati sulla popolazione civile innocente.
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