Alla vigilia dei suoi 70 anni (li compirà a dicembre) Denzel Washington ha parlato del suo passato, con dei retroscena inaspettati.
In un mondo dello spettacolo dove le luci della ribalta spesso nascondono ombre profonde, la confessione di Denzel Washington, icona indiscussa del cinema mondiale, apre una finestra rara e sincera su un tema delicato come quello dell’abuso di sostanze. L’attore, alla vigilia dei suoi 70 anni, si è aperto riguardo il suo passato con droghe e alcol in una recente intervista rilasciata a Esquire (via People), offrendo uno sguardo intimo sulle sue battaglie personali.
Washington ha ammesso senza remore di aver fatto “molti danni” al suo corpo durante gli anni della gioventù a causa dell’abuso di droghe e alcol. Nonostante oggi possa vantare una decina d’anni di sobrietà, l’attore non nasconde le cicatrici lasciate da quel periodo buio della sua vita. La sua riflessione arriva in un momento particolarmente significativo, poiché si appresta ad affrontare quello che definisce “l’ultimo capitolo” della sua esistenza.
Il vino: un vizio insidioso (fino alla sobrietà definitiva, dieci anni fa)
Tra i vari vizi confessati da Washington, il vino emerge come il più persistente. Descrivendolo come “molto insidioso”, l’attore sottolinea la lentezza con cui questa bevanda può trascinare nel baratro dell’alcolismo rispetto ad altre sostanze più immediate nei loro effetti devastanti. Nonostante non si sia mai considerato dipendente da droghe pesanti come l’eroina o la cocaina, Washington riconosce nel vino un compagno costante delle sue giornate fino a dieci anni fa.
Nonostante gli eccessi fuori dal lavoro, Denzel Washington assicura di essere sempre rimasto sobrio durante le riprese dei suoi film. Questo aspetto rivela una disciplina professionale che ha permesso all’attore non solo di mantenere alto il livello delle sue performance ma anche di gestire i propri demoni senza lasciare che influenzassero negativamente la sua carriera cinematografica. La capacità di alternare periodi di lavoro intensivo a momenti dedicati alla propria vita privata dimostra una consapevolezza critica nei confronti delle proprie abitudini nocive.
Mentre Denzel Washington guarda avanti verso i prossimi trent’anni sperando di emulare la longevità materna (sua madre ha raggiunto i 97 anni), sembra aver trovato una nuova fase della vita caratterizzata dalla ricerca del benessere fisico ed emotivo dopo decenni segnati dall’abuso sostanze. La sua storia personale diventa così fonte d’ispirazione per chiunque stia affrontando battaglie simili contro dipendenze silenziose ma distruttive.
La confessione dell’attore non solo getta luce sulla sua figura umana oltre quella artistica ma invita anche a riflettere sulla fragilità intrinseca all’esistenza umana – persino nelle vite apparentemente più brillanti e realizzate. In questo senso, Denzel Washington offre un messaggio potente: è possibile trovare redenzione e rinascita anche dopo anni oscurati dalle ombre dell’abuso.