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Max Verstappen, poker servito: a Las Vegas vince Russell ma l’olandese è mondiale

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Stefano Benzi

Doppietta Mercedes nel gran premio di Formula 1 di Las Vegas ma il quarto posto consente a Max Verstappen di conquistare il suo quarto titolo mondiale consecutivo, podio per la Ferrari con qualche screzio tra Sainz e Leclerc

Un’altra notte trionfale per Verstappen. E sui tavoli di Las Vegas l’olandese volante della Red Bull ancora una volta fa suo il jackpot scrivendo un altro capitolo memorabile nella sua carriera e conquistando il suo quarto titolo mondiale consecutivo in Formula 1.

Verstappen e la Red Bull, quarto titolo di fila – Credits AP LaPresse (QNM)

Un risultato straordinario che consolida il pilota olandese tra i grandissimi nella storia di questo sport in quello che senza dubbio è stato il campionato più difficile della sua carriera.

Max Verstappen vince un mondiale difficile

Pur conquistando il titolo con largo anticipo – al termine della stagione mancano ancora le prove in Qatar e ad Abu Dhabi – lo stesso Max Verstappen ha riconosciuto che le sfide di questa stagione sono state le più probanti e temibili.

“È stata una stagione molto impegnativa, anche a livello personale. Ho dovuto mantenere la calma in molte situazioni” ha dichiarato l’olandese.

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Dopo un avvio brillante con quattro vittorie nelle prime cinque gare e sette successi nei primi dieci Gran Premi, il dominio della Red Bull sembrava destinato a continuare. Tuttavia, una serie di aggiornamenti tecnici ha trasformato la RB20 in ‘una splendida creatura ingestibile’, questa la definizione di Verstappen dopo il Gran Premio d’Italia di Monza. Una sensazione che ha visto anche il suo compagno di squadra Sergio Pérez condividere questa frustrazione, evidenziando un’auto difficile da bilanciare e eccessiva nell’usura delle sue gomme.

La rinascita di McLaren e Ferrari

Con la Red Bull alle prese con problemi tecnici, McLaren e Ferrari hanno trovato nuova linfa, diventando le principali contendenti nelle ultime gare. Lando Norris, rivale diretto di Verstappen, attualmente al secondo posto nella classifica generale, ha beneficiato di una McLaren notevolmente migliorata. Anche se in McLaren rimpiangono una gestione non ottimale del team e alcuni errori del pilota britannico che hanno rallentato finito per rallentare la rincorsa di Norris al titolo.

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Anche la Ferrari, dal canto suo, ha dimostrato un ritrovato equilibrio, con Charles Leclerc e Carlos Sainz sempre più competitivi. Ma non sempre perfettamente in linea sull’obiettivo. Cosa che anche Las Vegas ha dimostrato con qualche tensione di troppo tra i due piloti della Rossa.

La vittoria decisiva in Brasile

Il momento chiave della stagione è arrivato in Brasile, dove Verstappen ha dato una dimostrazione di talento e determinazione. Partendo dalla 17esima posizione in griglia, l’olandese ha rimontato fino alla vittoria, aumentando il divario su Norris a 62 punti. Questa prestazione straordinaria ha messo in evidenza la capacità di Verstappen di sfruttare al massimo le opportunità anche nelle situazioni più difficili.

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“È stato un momento decisivo per il campionato” ha ammesso Norris, che ha chiuso la gara al sesto posto. La vittoria in Brasile ha permesso a Verstappen di consolidare il suo vantaggio e affrontare con serenità il Gran Premio di Las Vegas, dove ha formalmente chiuso la lotta al titolo chiudendo con un comodo quinto posto al termine di una gara di gestione e senza troppi rischi.

Max Verstappen inondato di champagne dopo la vittoria del Mondiale – Credits AP LaPresse (QNM)

Formula 1, a Las Begas vincono le Mercedes

Nella cornice scintillante di Las Vegas, terza tappa statunitense della stagione, Max Verstappen conquista il titolo mondiale con un quinto posto più che sufficiente a tenere lontano Norris dalla matematica possibilità di rimonta.

La gara è stata dominata da George Russell, che ha regalato alla Mercedes una doppietta grazie al secondo posto di uno straordinario Lewis Hamilton, ormai sempre più in prospettiva Ferrari.

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Alla Ferrari vanno il terzo e quarto posto rispettivamente con Sainz e Leclerc, mentre Norris ha chiuso sesto, mantenendo vivo l’interesse per il titolo costruttori ma ormai troppo lontano da Verstappen per il titolo piloti al termine di una stagione, comunque, assolutamente straordinaria per il pilota britannico.

Le parole di Max Verstappen

“È stata una stagione incredibile – ha detto Verstappen via radio al termine della gara, chiaramente commosso rivolgendosi al suo team – una stagione lunga e impegnativa, iniziata in modo quasi perfetto, ma poi abbiamo attraversato momenti difficili. Sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto come squadra. Abbiamo lavorato duramente, abbiamo imparato molto da noi stessi e ognuno dall’altro e non abbiamo mai mollato. Grazie a tutti…”

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Con questo titolo, Verstappen raggiunge Alain Prost e Sebastian Vettel, entrambi vincitori di quattro mondiali, entrando ufficialmente nella leggenda della Formula 1. Solo Lewis Hamilton, Michael Schumacher e Manuel Fangio hanno fatto meglio in termini di titoli mondiali.

Uno sguardo al futuro

Nonostante i successi, Verstappen non sembra avere alcuna intenzione di fermarsi. “Ho fame di altri titoli” ha dichiarato il campione olandese, sottolineando il suo desiderio di continuare a migliorare e dominare nello sport motoristico per eccellenza.

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“Ci sono ancora così tante cose da fare, così tanti risultati da ottenere individualmente e in squadra – conclude Verstappen – che non vedo perché alla mia età debba pensare di essere già appagato o soddisfatto. Quest’anno ci ha dimostrato che le cose non arrivano da sole. Te le devi conquistare e a volte devi lottare come non hai mai lottato. Gli avversari ci sono, e sono forti. Quest’anno è stata dura. L’anno prossimo sarà ancora più dura”.

Le parole di Chris Horner

Anche il team principal della Red Bull, Christian Horner, ha espresso fiducia nel futuro del pilota: “Max è nel momento migliore della sua carriera. Finché gli daremo una macchina competitiva, continuerà a vincere. La nostra è una collaborazione straordinaria perché ognuno di noi pretende il massimo da se stesso. E mette a disposizione del team il meglio. Non ci sono limiti…” ha concluso il managere facendo eco alle dichiarazioni del suo pilota.

Ferrari, terzo e quarto posto a Las Vegas – Credits AP LaPresse (QNM)

Screzi in Ferrari

Mentre in casa Red Bull si celebrano i successi di Max Verstappen, fresco vincitore del titolo mondiale di Formula 1 2024, la Ferrari si trova ad affrontare una situazione decisamente meno armoniosa. Nervi testi tra Charles Leclerc e Carlos Sainz a causa del mancato rispetto degli ordini di scuderia da parte dello spagnolo che ha scelto di spingere e salire sul podio.

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Leclerc, visibilmente irritato, ha esternato il proprio malcontento nei team radio al termine della gara, per poi affrontare la questione con toni più moderati solo a mente più fredda, nelle interviste. Il monegasco ha accusato il compagno di squadra di non rispettare i patti, un’accusa che Sainz non ha esitato a respingere, spiegandosi ai microfoni a gara conclusa. 

Sainz si difende

Sainz si è soffermato in particolare sul primo degli ordini di scuderia non rispettati, spiegando che la situazione era complessa. “Era da due giri che chiedevo la sosta ai box perché Charles arrivava più veloce. Volevo lasciarlo passare e togliermi di mezzo. C’era anche Hamilton dietro, e soffrivo per il graining. Non potevo fare più di così” ha spiegato lo spagnolo.

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Sainz ha poi sottolineato che il mancato pit-stop ha complicato ulteriormente le cose: “Sono rimasto fuori per altri due giri, e quando volevo rientrare c’è stato caos all’ingresso dei box. Non è andata bene né per me né per Charles. Non era una situazione facile da gestire”.

Questa spiegazione sembra giustificare, almeno in parte, il mancato rispetto delle indicazioni ricevute dal muretto. Tuttavia, il passo migliore di Leclerc e l’ordine chiaro di lasciarlo passare hanno fatto esplodere il malumore del monegasco, già evidente nei messaggi via radio.

Sainz vs Leclerc, tensione palpabile

Sainz ha puntato il dito contro il compagno di squadra per aver infranto un presunto accordo di riservatezza: “Mi ero messo d’accordo con Charles per non parlare con i media. Quando lo facciamo, finiamo sempre per creare problemi. Non dirò nulla su quanto accaduto in pista, sono cose tra me e lui. Io non parlo mai in radio o con i media di queste questioni, non mi piace e non serve a nessuno”, ha dichiarato lo spagnolo.

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Le accuse di Sainz a Leclerc di aver portato in pubblico la questione dei dissapori interni sembrano aver aggravato la frattura tra i due piloti, creando un clima di tensione palpabile all’interno del box Ferrari. Sainz, come noto, a fine stagione lascerà la Ferrari che per le prossime stagioni ha scelto Lewis Hamilton.

Ferrari, terzo e quarto posto a Las Vegas – Credits AP LaPresse (QNM)

Un finale di stagione teso per la Ferrari

Con ancora due gare da disputare prima della conclusione del campionato, la Ferrari si trova a dover gestire una situazione delicata tra i suoi due piloti di punta. La rivalità interna potrebbe minare l’armonia necessaria per affrontare le sfide future, a meno che il team non riesca a ristabilire un equilibrio tra Leclerc e Sainz.

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Le tensioni di Las Vegas non fanno altro che confermare quanto sia difficile per la scuderia di Maranello mantenere la serenità all’interno del box, soprattutto in una stagione segnata da alti e bassi sia in pista che fuori.

Doppietta Mercedes

Con questa prestazione, anche Mercedes – l’ultima squadra a vincere un titolo prima del dominio di Verstappen – dimostra di essere ancora una forza da non sottovalutare, mentre Ferrari ha comunque ridotto il divario da McLaren nel campionato costruttori, che resta aperto a due gare dalla fine. La squadra di Maranello avrà a disposizione le ultime due prove per colmare un gap che al momento è di di 24 punti.

Due gare al termine

Il campionato si sposta ora in Qatar, dove si disputeranno le ultime gare della stagione. Verstappen potrà affrontare queste prove senza pressione, ma per McLaren, Ferrari e Mercedes, ogni punto sarà cruciale per definire la classifica costruttori. Verstappen, otto e tredici podi stagionali, corona lo status di leggenda vivente, destinata a lasciare un’impronta indelebile nella storia della Formula 1.

Stefano Benzi

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