Presentato Montecristo, in questi giorni in rotazione radiofonica è il primo singolo del nuovo album di Jovanotti e arriva 16 mesi dopo il drammatico incidente in bicicletta avvenuto a San Domingo, a breve il via al suo tour
Incerti se chiamarlo Lorenzo, o Jovanotti – molte radio non sanno ancora come catalogare i suoi nuovi album – ecco l’anticipazione del nuovo album di un artista estremamente amato e popolare.
Si intitola Montecristo e in qualche modo rappresenta perfettamente l’evoluzione di un artista reduce da un periodo molto intenso ma anche drammatico, successivo al tremendo incidente in bicicletta che a Santo Domingo, ancora un po’, gli costava la pelle.
Jovanotti pubblica Montecristo
Dopo una delicata operazione, una lentissima rieducazione passata da altri interventi per risolvere le conseguenze di uno schianto pauroso avvenuto durante una banale escursione, Jovanotti si è chiuso in studio ed è tornato al lavoro riordinando le idee insieme agli amici e ai collaboratori di sempre.
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Il tutto a due anni di distanza dal Disco Del Sole, il suo 16esimo album in studio. Montecristo anticipa quella che sarà la sua 17esima creatura che vede la luce tra la sua casa studio di Cortona, Parigi e New York… “raccogliendo una infinità di appunti e spunti che mi trovo ad accatastare tra un viaggio e l’altro e che nel lungo periodo di forzata inattività mi sono visto quasi costretto a mettere in ordine” spiega presentando il suo nuovo disco.
Jovanotti, il significato di Montecristo
Montecristo è una canzone che deve molto al suo periodo di stasi e di reinvenzione. Un tema che raccona di evoluzione, trasformazione e resilienza. E che cita lo splendido romanzo di Alexandre Dumas: un uomo che scappa da una prigione per consumare la porpria vendetta. Il titolo di un capolavoro popolare che ha attraversato secoli, ispirando generazioni e film di grandissimo successo.
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Fautore di una cultura pop non decadente e in evoluzione, Lorenzo-Jovanotti con Montecristo sembra quasi rivendicare il diritto di sollecitare l’intelligenza del pubblico con citazioni addirittura culturali. Cosa sempre più rara. Una sfida che per la verità Jovanotti aveva già abbracciato in passato, sia con L’Albero che con Capo Horn, e ancora con Safari e con Ora, album di contenuto particolarmente riusciti.
Un singolo
Il tutto con un formato che oggi sembra quasi non avere più senso. Un singolo… che anticipa il lavoro più importante, l’album in uscita il prossimo 31 gennaio.
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Con Montecristo, Lorenzo offre testo ricco di immagini e molto ispirato, assolutamente non banale. Una riflessione globale sul mondo che cambia e sulla necessità di trovare il proprio spazio, qui e ora con una citazione fin dalla prima riga che è un evidente ricordo del suo drammatico incidente di Santo Domingo… “Una sirena mi ha tagliato la strada per costringermi a guardare le cose con occhi nuovi”. E da qui si riparte.
“Un disco nato per necessità”
Jovanotti racconta la genesi del brano: “Quando ero in ospedale e non potevo muovermi dopo il primo intervento, ascoltavo molto. Podcast e audiolibri, e dopo avere ascoltato l’audiolibro de Il Conte di Montecristo, lo stesso romando che avevo letto circa quindici anni fa e che mi aveva affascinato, ho deciso di creare una riflessione più ampia. Dumas era un fenomeno. Uno che scrive un racconto del genere, come I tre moschettieri è un fuoriclasse. Montecristo ispira sentimenti di rivalsa, di rinascita. In un momento del genere io mi sono ritrovato a identificarmi con il protagonista. Un uomo tradito che perde tutto, l’amore, la nobiltà e la stessa prospettiva della sua esistenza. E rivuole tutto…”
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Il disco nasce con la collaborazione di Dardust, produttore da tempo molto vicino a Jovanotti: “Un giorno Dario mi ha fatto ascoltare una melodia al pianoforte nel suo piccolo studio a Milano. Ho provato ad adattare il testo alla sua musica, e subito ho capito che funzionava. In pochi minuti abbiamo dato vita alla canzone, ma come sempre accade, il lavoro di rifinitura ha richiesto mesi. Una canzone nata d’urgenza, quasi per necessità. Ma che abbiamo riflettuto molto al momento di rifinirla e perfezionarla”.
Jovanotti e Montecristo, regaeton in salsa classica
Un po’ elettronica e un po’ classica, tra archi e strumenti classici, su un ritmo molto ballabile ma non ossessivo: “La contaminazione fa da sempre parte del mio percorso. Amo mischiare le cose, scomporle, consumarle e rimetterle insieme. Ho deciso di unire due mondi antitetici: il reggaeton, con il suo ritmo contagioso, che ormai è diventato il suono del mondo, e un’atmosfera orchestrale, più classica. In mez zoc’è mia storia. Una canzone che evoca avventura, ricerca e anche mancanza, quel vuoto che ci spinge a muoverci per trovare ciò che cerchiamo”.
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La canzone evoca una frase chiave… “Anche quando sei con me mi manchi.”: “Ognuno metterà a questa necessità un nome, un volto, quello di un uomo, di una donna. Ma può anche mancare casa, la libertà, un amico. Le necessità ci muovono e ci spingono a trovare quello che serve. Quello che manca…”
Montecristo, il video
Molto bello anche il video, diretto da Antonio Usbergo e Niccolò Celaia per YouNuts e girato al Lido di Staranzano alle prime ore della mattina su una spiaggia che evoca naufragi e approdi: “Un video che definirei avventuroso, metafisico e psichedelico- conclude Jovanotti – una location incredibile che mi riporta a molte immagini e sensazioni presenti nella canzone ma che fanno anche parte dei miei viaggi e del mio passato, dei miei molti viaggi. Lo definirei un video d’altri tempi. Intenso…”
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Coreografie ideate dai performer di Kataklò sotto la guida di Giulia Staccioli, abiti realizzati con materiali di recupero firmati da Noemi Intino e quelli di Lorenzo disegnati da Maria Grazia Chiuri per Maison Dior a completare un vero e proprio cortometraggio che coinvolge oltre 70 artisti.
Il tour
Nel frattempo è ufficiale e definito il calendario del tour di Jovanotti, il PALAJOVA 2025, che riporta l’artista davanti al suo pubblico a distanza di qualche anno dalle due edizioni del Jova Beach Party, tra spazi immensi e folle oceaniche in un’atmosfera più raccolta. L’ultimo tour indoor risale al 2018, 66 date delle quali sei all’estero, caratterizzate da un sold out dopo l’altro con alcuni dei suoi collaboratori di sempre. Su tutti Saturnino, bassista di fiducia e partner in crime del musicista da molti anni. Al momento annunciate 35 date, 34 in Italia con una sola coda in Svizzera. Biglietti già in vendita. Si apre il 4 marzo a Pesaro.
Il tour di Lorenzo Jovanotti
Pesaro @ Vitrifrigo Arena | 4-5-7 marzo
Milano @ Unipol Forum | 11-12-14-15-17-18 marzo
Zurigo @ Hallenstadion | 20 marzo
Firenze @ Nelson Mandela Forum | 22-23- 25- 26- 28- 29 marzo
Bologna @ Unipol Arena | 3-5-6 aprile 2025
Torino @ Inalpi Arena | 9-10 – 12- 13 aprile
Roma @ Palazzo dello Sport | 22-23-25-26 -28 -29 aprile
Milano @ Unipol Forum | 5-6 maggio
Verona @ Arena di Verona | 15-16-18-19 maggio