L’idea di Alessandro Del Piero presidente della Figc prende piede e accende il dibattito, il futuro del calcio italiano potrebbe avere un volto iconico.
L’ipotesi di vedere Alessandro Del Piero, storico numero 10 della Juventus e leggenda del calcio italiano, alla guida della Figc sta guadagnando terreno.
Nonostante al momento non ci sia una vera e propria candidatura ufficiale, la possibilità di un coinvolgimento attivo di Del Piero in un ruolo così centrale sta accendendo dibattiti e raccogliendo consensi unanimi nel panorama sportivo nazionale.
Del Piero “Sono pronto ad ascoltare”
A rispondere alle voci era stato direttamente Del Piero rispondendo a viso aperto nel corso di una delle trasmissioni SKY delle quali è da tempo apprezzatissimo opinionista: “Qualcuno ha tirato fuori il mio nome – ha detto l’ex numero #10 di Juve e nazionale azzurro – magari era solo una provocazione. Ma se qualcuno decidesse davvero di propormi una candidatura, sono pronto ad ascoltare. Si tratta di un ruolo di grande responsabilità ed è chiaro che non la scelta non sarei io, quanto una squadra della quale farei parte”.
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Del Piero ha sottolineato più volte il concetto di squadra: “Nessuno risolve i problemi da solo e nessuno può gestire un ruolo così delicato senza l’appoggio di un gruppo di persone capaci e competenti che abbiano una idea in comune. Per ora non ci sono stati passi formali ma da parte mia non ci sono preclusioni£.
Parole, molto cautamente diplomatiche come nello stile dell’ex giocatore, che lasciano aperta la concreta possibilità che il campione in futuro possa accettare una sfida di questa portata.
Anche Gravina apre all’ipotesi Del Piero
Il presidente uscente della Figc, Gabriele Gravina, ha inizialmente commentato in modo favorevole la possibilità di una candidatura di Del Piero. “Un nome come il suo è sinonimo di qualità, credibilità e passione. Sarebbe un grandissimo ambasciatore per il nostro calcio. Del Piero rappresenta non solo una garanzia di integrità, ma anche un simbolo riconosciuto e rispettato a livello globale”.
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Gravina, tuttavia, pur esprimendo parole formali di stima nei confronti di Del Piero, potrebbe anche essere il suo primo avversario. Visto che l’attuale presidente ha già ufficializzato la sua ricandidatura. Soprattutto dopo l’approvazione della sua riforma elettorale con i 12 voti dei principali club di Serie A a favore.
Il ruolo di Lotito
Non è un mistero che a spingere la candidatura di Del Piero sia il presidente della Lazio Claudio Lotito, una delle personalità più influenti sia in Lega che in Federcalcio. E Lotito, da sempre, è un oppositore di Gravina che è in carica dal 2018 ed è uscito indenne anche dalla disastrosa doppia campagna fallita di qualificazione ai Mondiali.
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La stima per Del Piero arriva anche da altri esponenti del calcio italiano, come Urbano Cairo, presidente del Torino, che in un’intervista alla Gazzetta dello Sport ha detto: “Al momento non c’è nessuna candidatura ufficiale, ma se dovesse arrivare, credo che il consenso sarebbe unanime. La sua figura, capace di unire le diverse anime del calcio italiano, potrebbe essere la chiave per superare alcune delle divisioni interne che hanno spesso caratterizzato la gestione della Federazione”.
Del Piero, un curriculum unico: in campo e fuori
La possibilità di vedere Del Piero come presidente della Figc affonda le radici non solo nella sua straordinaria carriera sportiva, ma anche nella sua capacità di rappresentare valori di correttezza, integrità e visione. Con una carriera durata oltre 20 anni, 705 presenze e 290 gol con la Juventus, oltre ai trionfi in Nazionale tra cui il Mondiale 2006, Del Piero è stato molto più di un calciatore: è stato un’icona capace di ispirare generazioni di tifosi e colleghi.
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Ma è il suo impegno post-carriera a rendere credibile l’idea di un suo ruolo istituzionale. Dopo aver appeso le scarpe al chiodo, Del Piero ha intrapreso un percorso come imprenditore e commentatore sportivo, affermandosi come una voce autorevole del calcio.
Un ruolo ‘politico’ non lo spaventa: “Ho sempre cercato di restituire al calcio tutto ciò che mi ha dato. Il mio obiettivo è continuare a farlo, anche in un ruolo diverso. Ma mi sentirò in grado di farlo solo se avrò l’appoggio di tutto il movimento…”
Le sfide della Figc e il ruolo di Del Piero
L’eventuale presidenza di Del Piero arriverebbe in un momento delicato per la Figc. Tra le sfide principali vi sono la necessità di modernizzare le infrastrutture sportive, riformare i campionati professionistici e dilettantistici, e rilanciare la competitività della Nazionale maggiore, reduce da successi altalenanti. La figura di Del Piero potrebbe rappresentare un punto di svolta, non solo per la sua competenza calcistica, ma anche per la sua capacità di dialogare con il pubblico e i media.
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Tra gli elementi che rendono particolarmente affascinante l’ipotesi di una presidenza Del Piero vi è l’affetto e il sostegno dei tifosi. Nelle ultime settimane, l’ex campione è stato oggetto di numerosi messaggi sui social media, con molti appassionati che vedono in lui l’uomo giusto per rilanciare il calcio italiano.
Voci prudenti
Se da un lato il nome di Del Piero suscita entusiasmo tra tifosi e dirigenti, dall’altro c’è chi invita alla prudenza. Alcuni addetti ai lavori sottolineano come la presidenza della Figc richieda competenze manageriali di alto livello e una profonda conoscenza delle dinamiche istituzionali. “Non basta essere un grande campione per essere un grande dirigente. Serve una preparazione specifica e una squadra di lavoro all’altezza”, ha commentato un ex dirigente sportivo anonimo.
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Tuttavia, c’è chi vede nella figura di Del Piero non solo un simbolo, ma anche un leader potenziale capace di apprendere rapidamente e circondarsi di collaboratori competenti. “La sua intelligenza e la sua umiltà gli permetterebbero di affrontare questa sfida con successo” ha affermato Francesco Totti. Anche Beppe Bergomi, suo collega a SKY, garantisce per lui: “Ha passione, competenza, stile e capacità. È stimato. A 50 anni secondo me è pronto per un ruolo del genere. Sono convinto che farebbe molto bene”.
Non solo una ipotesi
Al momento, l’ipotesi di Alessandro Del Piero presidente della Figc resta solo una suggestione. Ma il dibattito che ha generato dimostra quanto sia forte il desiderio di rinnovamento nel calcio italiano. Se l’ex numero 10 deciderà di raccogliere questa sfida, sarà chiamato a dimostrare che le qualità che lo hanno reso un campione in campo possono tradursi in leadership e visione anche al di fuori dal rettangolo verde.
La posizione – delicatissima – di Gravina
Tuttavia proprio le voci su Del Piero in un certo qual modo hanno smosso la ricandidatura di Gravina. Che pur esprimendo affetto e stima per l’ex giocatore, ha ribadito la sua intenzione a occupare la massima carica federale del calcio italiano per un altro quinquennio.
“Mi ricandido – ha detto Gravina in una intervista pubblicata poche ore fa – e la mia non è stata una decisione facile, ma molto ponderata. Certe forme di aggressione che ho ricevuto nelle ultime settimane, e che non hanno precedenti in un Paese civile come l’Italia, non mi hanno impedito di andare avanti. Si è fatto di tutto per indurmi a non candidarmi. Ma non mi conoscono. Ho la capacità e la serenità di andare a testa alta e la coscienza a posto.
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Gravina si ricandida nonostante una inchiesta a suo carico per appropriazione indebita e autoriciclaggio: “Non ho commesso nessun reato. Sono rispettoso delle leggi e sono pronto a sottomettermi al giudizio della giustizia italiana. Però è inaudito tutto quello che mi sta accadendo. La Procura di Perugia, il Gip e il Riesame di Roma certificano che sono stato vittima di attività di dossieraggio illecita portata avanti da personaggi che hanno malanimo verso di me. Nonostante questo, si è imbastito un processo mediatico che mi lascia molto perplesso”.
Quando si vota
Le elezioni si terranno il 3 febbraio nel corso dell’assemblea che è già stata calendarizzata. Il nome di Del Piero resta nell’aria ma difficilmente si concretizzerà in una candidatura vera e propria. Tanto che molti osservatori danno quasi per scontata una rielezione di Gravina.