In occasione del Ringraziamento, Bruce Willis è apparso in rare fotografie insieme alle figlie Tallulah e Scout, nate dal matrimonio con Demi Moore
In mano una targhetta con la scritta “Best Dad Ever” (“Miglior papà di sempre”), accanto l’affetto delle sue figlie, Tallulah e Scout.
Sono state proprio loro a pubblicare sui social, consegnandole alle agenzie di stampa, le immagini di una festa del ringraziamento diversa da tutte le altre per Bruce Willis, leggendario protagonista del cinema americano alle prese con una malattia tremenda.
Bruce Willis, malattia senza scampo
Nel febbraio 2023, la famiglia di Bruce Willis aveva annunciato che all’attore era stata diagnosticata la FTD, demenza frontotemporale, una condizione neurodegenerativa che colpisce i lobi frontali e temporali del cervello, influenzando personalità, comportamento e linguaggio.
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Una diagnosi spietata che è seguita a quella di afasia, resa pubblica nel marzo 2022, che aveva già compromesso le capacità comunicative di Willis e lo aveva portato al definitivo ritiro dalle scene.
La famiglia allargata di Bruce Willis
Una famiglia quella di Bruce Willis che nonostante la separazione tra l’attore e la moglie Demi Moore, rimasta in ottimi rapporti con l’ex marito, si è addirittura ricompattata per affrontare le sfide poste in un’atmosfera estremamente unita e solidale.
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La seconda moglie di Bruce Willis, Emma Heming, ha spesso affrontato pubblicamente le difficoltà legate alla cura del marito e l’importanza di mantenere unita la famiglia. E dunque non solo le loro due figlie, di 12 e 10 anni, ma anche le tre figlie che l’attore ha avuto da Demi Moore che hanno raggiunto il padre passando moltissimo tempo con lui in una famiglia allargata all’insegna dell’affetto e della comprensione.
“Una malattia che colpisce tutta la famiglia”
Una scelta quella della famiglia di Bruce Willis che è stata sottolineata da Emma Heming con parole molto accorate: “La vita di Bruce non sarà più la stessa e nessuno di noi può farci nulla, la malattia è grave e fortemente destabilizzante per lui e per tutta la famiglia. Abbiamo scelto tutti insieme, di comune accordo, di affrontarla senza stigmatizzarla. Un percorso che speriamo possa servire a noi, a Bruce e a tutte le persone che devono confrontarsi con una realtà come questa. Ringraziamo tutti i fan di Bruce per l’affetto che stiamo ricevendo. Per noi questa è anche una occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica su una malattia di cui molti non sono a conoscenza”.
Immagini dolcissime
Le recenti immagini condivise da Tallulah e Scout mostrano l’importanza dei momenti trascorsi in famiglia. Nonostante le difficoltà, la famiglia Willis continua a celebrare occasioni speciali insieme, dimostrando che l’amore e il sostegno reciproco sono fondamentali per affrontare le sfide poste dalla malattia.
La carriera di Bruce Willis
Bruce Willis è uno degli attori di maggior successo di sempre. Ha incassato centinaia di milioni di dollari per alcune delle pellicoledi maggior successo di sempre.
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Un’attività intensissima, quasi cento film in carriera con alcuni ruoli iconici in pellicole come “Die Hard”, “Pulp Fiction” e “Il sesto senso”. Poi negli ultimi anni, prima del ritiro, la scelta di partecipare a numerosi film indipendenti a basso budget che in qualche caso ha scelto di produrre e finanziare personalmente.
Musica e TV
Bruce Willis è stato un imprenditore di successo anche nel campo della produzione e della ristorazione. Ma la sua grande passione è sempre stata la musica. Pochi sanno che alcuni dei suoi grandi successi, soprattutto negli USA, sono stati dischi. Ottima voce, discreto chitarrista, Bruce Willis è entrato più volte nella classifica di Billboard.
Bruce Willis si è anche concesso alcune parentesi a teatro recitando nei panni di Paul Sheldon una delle riduzioni di maggiore successo di Broadway di Misery non deve morire.
FTD, la demenza frontotemporale
La demenza frontotemporale è una malattia neurodegenerativa che colpisce le aree del cervello associate al comportamento, alla personalità e al linguaggio. I sintomi possono includere cambiamenti nel comportamento sociale, difficoltà linguistiche e problemi motori. Attualmente non esiste una cura, ma la diagnosi precoce può aiutare nella gestione dei sintomi. Di fatto si tratta di una malattia la cui unica terapia è l’assistenza personale…