Dopo il grave malore che ha colpito Edoardo Bove durante Fiorentina-Inter, il giovane calciatore è ora vigile e in ripresa, il mondo del calcio si unisce per sostenerlo con messaggi di affetto e solidarietà
Sta meglio, parla. La prima cosa che ha fatto dopo essere stato estubato ha ringraziato tutti. Poi ha chiesto il telefonino per qualche videochiamata e tranquillizzare il tecnico Palladino, che per diverse ore è rimasto in ospedale, gli amici e i parenti.
Il padre, la madre e la fidanzata Martina non lo hanno lasciato un istante. Ma Edoardo Bove dopo il drammatico malore di domenica sera durante Fiorentina-Inter, sta molto meglio. Ieri ha anche chiesto di poter vedere la Roma, sconfitta in casa dall’Atalanta.
Edoardo Bove sta meglio
Dopo la grande paura Edoardo Bove si sta lentamente riprendendo. Ma il suo malore improvviso, che ha lasciato il mondo del calcio con il fiato sospeso, è ancora un motivo di apprensione e riflessione.
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Il centrocampista viola, in prestito alla Fiorentina dalla Roma, si è accasciato al suolo al 34’ del primo tempo. Solo l’intervento tempestivo dello staff medico, sia della Viola che dell’Inter, è stato cruciale per stabilizzarlo, permettendo il trasporto immediato all’ospedale Careggi di Firenze dove Bove resterà ricoverato in osservazione ancora qualche giorno.
Bove respira da solo
Ricoverato in terapia intensiva e inizialmente sedato, Bove ha trascorso una prima notte tranquilla. Così come la sua prima giornata da sveglio e senza sedazione né respirazione assistita. Il secondo bollettino medico diffuso dalla ieri mattina dalla Fiorentina mattina ha portato in po’ di sollievo.
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Il giovane giocatore è stato estubato, è sveglio e risponde alle domande dei medici ed è estremamente collaborativo. Ma nonostante la situazione sembri in netto miglioramento Bove resta sotto controllo e sono previsti ulteriori accertamenti per comprendere le cause del malore e valutare quelle che potrebbero essere implicazioni per la sua carriera sportiva.
Bove, la reazione di compagni e avversari
Il malore di Bove ha avuto un impatto immediato e devastante sui presenti. Lautaro Martinez, capitano dell’Inter, è ben contento del rinvio: “Abbiamo vissuto il momento con tanta angoscia. Per noi la partita è finita lì. L’importante è solo la salute di Edoardo”. Il match è stato sospeso, con l’approvazione unanime di entrambe le squadre, dimostrando la priorità della salute rispetto alla competizione sportiva.
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Dopo l’interruzione della partita, i giocatori dell’Inter e della Fiorentina si sono uniti nello spogliatoio dei viola per condividere momenti di vicinanza e sostegno reciproco. Lautaro ha aggiunto: “Ci siamo detti a vicenda che non saremmo mai scesi in campo per continuare a giocare. È stato un gesto naturale. E per fortuna che comunque nessuno ce lo ha chiesto.
Il sostegno della Fiorentina e della famiglia
All’ospedale Careggi, Edoardo è stato circondato dall’affetto della famiglia e dei compagni. Il direttore generale della Fiorentina, Alessandro Ferrari, ha confermato che Edoardo ha già dimostrato una straordinaria forza di spirito: “È riuscito a parlare con la squadra, convincendoli a giocare mercoledì contro l’Empoli per la partita di Coppa Italia”.
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Anche il presidente viola, Rocco Commisso, ha voluto trasmettere il suo sostegno tramite una videochiamata, inviandogli un messaggio di pronta guarigione: “Ti aspettiamo presto in campo”. Un segno dell’unità e della solidarietà che caratterizzano il club che sta vivendo un momento magico, al vertice della classifica di Serie A dopo sette vittorie consecutive in campionato.
Un coro di supporto dal mondo del calcio
L’episodio ha scosso non solo i compagni di squadra di Bove, ma tutto il mondo del calcio. Durante la partita Roma-Atalanta, i giocatori giallorossi sono scesi in campo per il riscaldamento indossando maglie bianche con la scritta “Forza Edo”.
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Gianluca Mancini, ex compagno di squadra di Bove, ha ammesso di avere vissuto momenti di autentica paure: “Come tutti ero davanti alla TV e sono rimasto a lungo sotto shock. Sono state ore terribili. Per fortuna ora sappiamo che Edo sta meglio. Gli vogliamo un mondo di bene, gli siamo vicini e speriamo tutti di poterlo abbracciare presto”.
Bove, il messaggio di Calhanoglu
Ieri si è tenuto il Gran Galà del Calcio. Hakan Calhanoglu ha dedicato i premi vinti personalmente e dalla sua Inter giovane calciatore avversario: “Siamo rimasti tutti sconvolti, è stato un momento molto difficile da affrontare. Siamo con lui, la salute viene prima di tutto”.
Messaggi simili sono arrivati anche da Paulo Fonseca, ex allenatore di Bove alla Roma, che ha dichiarato: “Gli mando un grande abbraccio. È stato un piacere allenarlo. un ragazzo straordinario e sono certo che si riprenderà presto”.
I tifosi: dagli striscioni all’affetto sociale
Anche la vicinanza dei tifosi è stata palpabile fin dalle prime ore. A parte pochi episodi discutibili da parte dei soliti ultras da tastiera, la solidarietà è stata palpabile. Gli ultras della Curva Fiesole hanno esposto uno striscione fuori dall’ospedale Careggi con la scritta: “Forza Edoardo, Firenze è con te”.
Su richiesta del personale sanitario, il messaggio è stato poi trasferito all’interno del reparto di terapia intensiva, vicino alla stanza del giocatore. Un piccolo gesto simbolico che ha dimostrato quanto Bove sia amato non solo per le sue qualità sportive, ma anche per quelle umane.
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Anche la Primavera del Milan ha voluto rendere omaggio al giovane centrocampista, indossando maglie con messaggi di sostegno durante il match giocato ieri contro la Roma. Rebecca Corsi, vicepresidente dell’Empoli, prossimo avversario della Fiorentina in Coppa, ha espresso il suo affetto: “Le immagini sono state scioccanti, ma sapere che Edoardo stia meglio è ciò che conta di più”.
Le analisi mediche e il futuro di Bove
Mentre la situazione clinica di Edoardo appare stabilizzata, i medici stanno eseguendo una serie di accertamenti per individuare le cause del malore. Il professor Enrico Castellacci, ex medico della Nazionale, ha sottolineato: “Gli esami di idoneità in Italia sono fondamentali. Salvare anche solo una vita è un risultato straordinario. Ma dobbiamo anche ammettere che nel nostro paese si è sempre fatto un buon lavoro. I controlli sono rigidissimi ed efficaci. Purtroppo c’è sempre il fattore dell’imponderabilità…”
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Il cardiologo Simone Mininni ha cercato di chiarire cosa sia accaduto sul campo: “Difficile dirlo. Anche se si è fatto un buon lavoro. In situazioni simili, la rapidità di intervento è cruciale. Quanto accaduto a Bove ricorda l’episodio di Eriksen, salvato grazie a un’azione immediata”.
Una comunità unita per Edoardo
La vicenda di Edoardo Bove ha evidenziato la capacità del calcio di superare rivalità e divisioni. Gabriele Gravina, presidente della FIGC, si è recato a Careggi per visitare il giocatore 22nenne della Fiorentina: “Il calcio ha dimostrato di essere una grande comunità. Edoardo ha ricevuto l’affetto di tutti noi, ma devo ammettere che il lavoro che si è fatto sotto l’aspetto della prevenzione e dei mezzi a disposizione su ogni campo è stato fin qui fondamentale. Questo incidente è la dimostrazione che gli sforzi sono stati importanti, e dobbiamo continuare su questa strada su ogni campo, professionale e amatoriale”.