Notre Dame de Paris riapre ufficialmente al pubblico, a cinque anni dal devastante incendio del 2019, un restauro straordinario, costato 700 milioni di euro
Notre Dame de Paris riapre al pubblico a cinque anni dal tragico incendio del 2019. Il restauro, costato 700 milioni di euro, ha coinvolto migliaia di artigiani e donatori.
Si tratta di uno dei lavori di recupero più ambiziosi e impegnativi di sempre per riportare la splendida cattedrale gotica, uno dei gioielli architettonici più famosi del mondo, al suo antico splendore.
Il 15 aprile 2019, il mondo ha assistito con grande preoccupazione e angoscia, all’incendio che ha devastato Notre Dame de Paris, simbolo di fede, arte e storia gotica. Oggi, a cinque anni da quel tragico evento, la cattedrale riapre ufficialmente i suoi battenti. Grazie a un progetto di restauro senza precedenti, Notre Dame è pronta ad accogliere nuovamente il pubblico con una nuova luce e una bellezza rinnovata.
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Il presidente francese Emmanuel Macron, durante il suo discorso del 29 novembre, ha definito questa riapertura come uno “shock di speranza”, sottolineando la portata simbolica e culturale dell’evento. La promessa di riportare Notre Dame al suo splendore entro cinque anni è stata mantenuta, un’impresa che sembrava quasi impossibile quando le fiamme avevano distrutto gran parte del tetto e la celebre guglia.
Il tutto in un momento sicuramente non facile per la Francia, alle prese con una crisi politica senza precedenti che ha visto il governo del primo ministro Michel Barnier andare gambe all’altra durante una delle riunioni più attese dell’assemblea nazionale in un evento che ha messo seriamente in difficoltà anche la presidenza stessa di Macron, costretto ieri a un accorato discorso alla nazione nel corso del quale tuttavia il presidente francese ha confermato la sua intenzione di restare all’Eliseo fino alla fine del mandato, e dunque per altri due anni.
Il restauro della cattedrale parigina ha richiesto un impegno straordinario sia in termini economici che umani. Il costo totale dell’operazione è stato di 700 milioni di euro, coperto principalmente dalle donazioni private, che hanno raggiunto la cifra record di 846 milioni di euro. Tra i principali donatori si trovano alcune delle famiglie e aziende più influenti di Francia, come il gruppo LVMH, Bettencourt-Meyers e Total. La sola famiglia Arnault ha contribuito con oltre 200 milioni di euro.
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Il progetto ha coinvolto più di 2.000 artigiani specializzati che hanno lavorato senza sosta per oltre cinque anni.
“Eravate gli alchimisti del sito e avete trasformato il carbone in arte” ha dichiarato Macron durante una cerimonia dedicata agli operatori.
Ma hanno partecipato esperti di diverse discipline: artigiani del legno, restauratori di vetrate, scultori, conciatetti e doratori. Le impalcature necessarie per il progetto, che hanno superato le 1.200 tonnellate, sono state montate e smontate più volte durante le diverse fasi del restauro.
La cerimonia ufficiale di riapertura di Notre Dame si terrà sabato 7 dicembre, non casualmente alla vigilia della festa della Immacolata, alle ore 18.00. L’evento sarà caratterizzato da un programma ricco di simbolismo e celebrazioni. Dopo un discorso di apertura proprio del presidente Emmanuel Macron, l’arcivescovo di Parigi, Laurent Ulrich, colpirà le porte chiuse della cattedrale con il bastone pastorale, aprendo gli ingressi e dando così il via alla riapertura ufficiale.
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Una volta aperte le porte, la cattedrale risponderà con il Salmo 121, che sarà cantato tre volte per celebrare la rinascita. Il salmo fa parte del canto delle ascensioni e cita la protezione e l’aiuto di Dio nei confronti dei suoi fedeli: “Il Signore ti proteggerà da ogni male, il Signore è il tuo custode…” dice la liturgia.
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Ci seguiranno alcuni momenti solenni, tra cui il “risveglio” del grande organo, il più grande in Francia, composto da 8mila canne e 115 registri. La cerimonia culminerà con il canto del Te Deum, un inno latino tradizionale, e una benedizione finale.
L’evento della nuova inaugurazione di Notre Dame vedrà la partecipazione di circa cinquanta capi di Stato e di Governo provenienti da tutto il mondo. Secondo indiscrezioni, tra i presenti dovrebbero esserci Donald Trump, accompagnato da Melania, e il presidente italiano Sergio Mattarella. Jill Biden rappresenterà gli Stati Uniti in assenza del marito Joe, rimasto alla Casa Bianca per l’ultimo mese di presidenza. Mentre altri ospiti di rilievo includeranno i presidenti di diversi Paesi europei e membri di famiglie reali, tra cui il principe Alberto II di Monaco.
La rinnovata Notre Dame offrirà un’esperienza senza precedenti ai visitatori. L’ingresso alla cattedrale resterà gratuito, ma sarà necessario prenotare online per evitare code interminabili. Per i primi sei mesi, l’accesso sarà consentito solo ai visitatori individuali, escludendo gruppi organizzati. Una nuova app mobile fornirà informazioni educative sul restauro, disponibile inizialmente in tre lingue, con piani per espandere a sei lingue in futuro.
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L’interno della cattedrale promette un’esperienza davvero straordinarie. Come spiegato da Olivier Josse, segretario generale della cattedrale, “mai era accaduto nei suoi 860 anni di storia che Notre Dame fosse stata completamente restaurata.” Il risultato è un ambiente più luminoso, dove ogni dettaglio architettonico e artistico brilla di nuova luce anche per via dell’intensissimo marmo bianco scelto per i suoi interni.
Il restauro di Notre Dame è solo una parte di un progetto più ampio che coinvolge anche l’area circostante. La municipalità di Parigi ha stanziato 50 milioni di euro per trasformare la zona in uno spazio verde pedonale di 1.800 metri quadrati. Il paesaggista belga Bas Smets, vincitore del concorso internazionale per il design dell’area, ha ideato un piano che combina vegetazione, fontane e spazi pubblici per migliorare l’esperienza dei visitatori e rispondere alle sfide del cambiamento climatico.
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Tra gli elementi più innovativi, un ex parcheggio sotterraneo che sarà trasformato in una passeggiata coperta con una libreria, un bar che porterà al passaggio diretto alla nuova cripta archeologica, completamente ristrutturata anch’essa. Il progetto prevede anche la piantumazione di 160 nuovi alberi per fornire ombra e un microclima piacevole durante l’estate. La prima fase dei lavori inizierà nel 2025 e sarà completata nel 2027.
La riapertura di Notre Dame rappresenta non solo il recupero di un capolavoro dell’architettura gotica, ma anche un messaggio universale di speranza e resilienza. “Notre Dame non è solo un monumento, ma un simbolo eterno della nostra cultura e fede,” ha dichiarato Macron.
Dalle ceneri del 2019 rinasce dunque una cattedrale ancora più bella, pronta a scrivere un nuovo capitolo della sua lunga storia. Notre Dame continua a essere un luogo di ispirazione per milioni di persone, una testimonianza del potere della collaborazione umana e della determinazione collettiva.
E con il suo ritorno, Parigi ritrova uno dei suoi simboli più amati e il mondo intero celebra la rinascita di un patrimonio che appartiene davvero a tutta l’umanità.
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