L’omicidio del CEO di UnitedHealthcare, Brian Thompson, sconvolge l’America tra indagini in corso, esami del DNA, i video e un’arma silenziosa, il sospetto è ancora in fuga
La morte di Brian Thompson, CEO del colosso assicurativo americano UnitedHealthcare, ucciso a Manhattan il 4 dicembre 202, promette di essere uno dei casi più eclatanti a livello mondiale.
Il caso, ancora avvolto nel mistero, ha dato il via a una complessa indagine coordinata dall’FBI e dal dipartimento di polizia di New York in una indagine davvero senza precedenti.
La morte di Brian Thompson
Le autorità stanno facendo il possibile per identificare e catturare il responsabile dell’omicidio. L’FBI ha annunciato una ricompensa di 50mila dollari per chiunque fornisca informazioni utili alla cattura e condanna del killer. Un annuncio che segue una precedente offerta di 10mila dollari da parte del programma NYPD Crime Stoppers.
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In un comunicato stampa, l’FBI sottolinea la necessità di un appoggio da parte della gente comune: “Stiamo cercando l’aiuto del pubblico per identificare il sospetto sconosciuto responsabile dell’omicidio”. Una procedura piuttosto comune negli Stati Uniti dove molto spesso le istituzioni investigative ricorrono alle segnalazioni della gente raccolte attraverso trasmissioni televisive, appelli pubblici, conferenze stampa. Ma negli ultimi anni soprattutto on-line.
Indagini in corso: si cerca il sospetto
Secondo fonti vicine all’indagine, gli investigatori del NYPD stanno restringendo il cerchio attorno all’identità del sospetto. Immagini di videosorveglianza, comprese alcuni video provenienti da un ostello nell’Upper West Side, mostrano il presunto killer senza mascherina. L’uso di tecnologie avanzate, come il riconoscimento facciale, e l’analisi del DNA rinvenuto sulla scena del crimine sono strumenti chiave per il progresso delle indagini.
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Un ufficiale del NYPD fa capire che l’identità potrebbe essere vicina: “Abbiamo un’enorme quantità di prove forensi e una vasta rete di videocamere a disposizione. Stiamo lavorando incessantemente per identificare e catturare il sospetto”.
Brian Thompson, come è stato ucciso
Con il passare delle ore le modalità di un omicidio studiato nei minimi dettagli cominciano a farsi sempre più chiare. Un dettaglio inquietante ad esempio è appena emerso. E cioè che il sospetto potrebbe aver utilizzato una veterinary gun, un’arma usata soprattutto in ambito agricolo per abbattere animali senza fare alcun rumore. Secondo Joseph Kenny, capo dei detective del NYPD, questa arma è stata progettata per essere “praticamente silenziosa e altamente efficace a distanza ravvicinata”.
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Un arma del tutto inconsueta. E letale. L’esperto di intelligence John Miller ha aggiunto un altro aspetto significativo: “Questa arma, derivata dal design della Welrod della Seconda Guerra Mondiale, si è rivelata ideale per mettere a segno un omicidio al di fuori di schemi convenzionali. È un’arma assolutamente decisiva, ma silenziosa”.
Indizi cruciali: uno zaino e una bottiglia d’acqua
Un elemento importante dell’indagine è uno zaino ritrovato a Central Park, ritenuto appartenente al sospetto. Trattato con estrema cura, è stato inviato a un laboratorio forense per l’analisi di eventuali tracce di DNA, sudore o capelli.
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Un altro indizio significativo è una bottiglia d’acqua trovata vicino alla scena del crimine, che potrebbe contenere tracce genetiche. Secondo un ufficiale, “Questi elementi potrebbero essere non sono solo fondamentali per identificare il sospetto, ma anche per costruire un caso solido per la sua condanna.”
Il “money shot” e altri elementi visivi
L’identificazione del sospetto è stata possibile grazie a un’immagine catturata mentre l’uomo abbassava la mascherina durante un’interazione in un ostello. Jessica Tisch, commissario della polizia di New York, ha definito questa immagine money shot. Un aspetto decisivo che ha richiesto molte ore di lavoro: “Abbiamo vagliato migliaia di video per ottenere questo singolo frame.”
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La foto, diffusa pubblicamente, è stata inviata a ogni membro del NYPD e dell’FBI, rappresenta adesso un punto di svolta nell’indagine.
L’omicidio di Brian Thompson, le ipotesi sul movente
Un altro aspetto intrigante del caso riguarda le scritte trovate su alcuni proiettili esplosi sul luogo del delito. Parole come “delay” (ritardare), “deny” (negare) e “depose” (destituire) sono state incise sull’ammiraglia del killer. Sono parole che potrebbero essere un riferimento critico alle pratiche delle compagnie assicurative, suscitando speculazioni sul possibile movente.
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La vedova di Thompson, Paulette, ha confermato che il marito avesse già ricevuto minacce in passato, forse legate a dispute riguardanti la copertura assicurativa. “Non conosco i dettagli, ma ci sono state minacce” ha dichiarato la vedova del supermanager all’FBI.
Reazioni e misure di sicurezza
La morte di Brian Thompson ha provocato un’ondata di reazioni nella comunità imprenditoriale. Andrew Witty, un altro CEO di UnitedHealth Group, ha inviato un messaggio ai dipendenti, rassicurandoli: “Stiamo rafforzando le misure di sicurezza in tutte le nostre strutture. La vostra sicurezza è la nostra priorità.”
Witty ha anche invitato i collaboratori a prendersi cura di sé stessi, mettendo a disposizione risorse di supporto psicologico.
Caccia all’uomo senza precedenti
L’indagine sull’omicidio di Brian Thompson rappresenta una caccia all’uomo tra le più complesse degli ultimi anni. Con il coinvolgimento dell’FBI, del NYPD e delle forze di polizia di Atlanta, ogni indizio è trattato con massima attenzione.
La commissaria Tisch ha sottolineato: “Stiamo gestendo un’enorme quantità di prove. Questo caso è una priorità assoluta per tutte le agenzie coinvolte.”
La comunità attende con ansia ulteriori sviluppi, sperando che giustizia venga fatta per Brian Thompson e la sua famiglia.