Da sabato prossimo,14 dicembre entra in vigore il nuovo Codice della Strada. Scopri tutte le novità: tolleranza zero per alcol e droghe, regole più severe per i monopattini e pene durissime per chi abbandona animali
Il 14 dicembre segna una svolta davvero significativa per la sicurezza stradale in Italia.
Con l’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, approvato definitivamente il 20 novembre e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 29 novembre scorso, vengono introdotte misure che mirano a ridurre drasticamente l’incidentalità.
Codice della strada, le novità
Una delle novità più sostanziali è la cosiddetta tolleranza zero per chi sarà sorpreso alla guida di un mezzo in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
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Ma, considerando che sembra essere la distrazione la prima causa degli incidenti più gravi – il cui bilancio negli ultimi anni si è fatto comunque drammatico – ci sarà un importante inasprimento di pene e sanzioni per altri comportamenti pericolosi come l’uso del cellulare alla guida.
Tolleranza zero: alcol e droghe sotto controllo
Una delle modifiche principali riguarda chi guida sotto l’effetto di alcol o droghe. La novità più significativa è che, per la guida dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti, non sarà più necessario dimostrare l’alterazione psicofisica del conducente. Sarà sufficiente un test salivare positivo per applicare le sanzioni: e i test potranno essere effettuati direttamente dalle pattuglie di polizia con un kit.
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Per i conducenti condannati per guida in stato di ebbrezza, saranno applicate restrizioni specifiche: l’obbligo di installare l’alcolock, un dispositivo che impedisce l’avvio del veicolo se il tasso alcolemico rilevato non è pari a zero.
Nuove regole per i neopatentati
I neopatentati saranno soggetti a limitazioni estese nei loro primi tre anni di guida. Tra queste, il divieto assoluto di alcol e droghe, con il rischio di perdere il diritto a conseguire la patente fino ai 24 anni in caso di violazioni in questo ambito.
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Misure che mirano soprattutto a una maggiore responsabilizzazione dei nuovi conducenti, una categoria che purtroppo è sempre più spesso coinvolta in incidenti stradali drammatici.
Sanzioni severe per l’uso del cellulare
Quanto al telefonino… il nuovo Codice della Strada inasprisce le pene per chi utilizza il cellulare alla guida. Le multe variano da 250 a 1.000 euro, con la sospensione immediata della patente da un minimo di 15 giorni fino a due mesi. In caso di recidiva entro due anni, la sospensione può arrivare anche a tre mesi e i punti decurtati dalla patente aumentano fino a dieci.
Codice della strada: regole per i monopattini elettrici
I monopattini elettrici, sempre più presenti sulle strade urbane, saranno soggetti a nuove regole. La loro circolazione sarà consentita solo su strade urbane con limite di 50 km/h e dunque divieto di utilizzo sia sui marciapiedi che lungo le strisce pedonali o le aree pedonali in genere.
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Ogni mezzo dovrà essere obbligatoriamente coperto da un’assicurazione responsabilità civile e registrato con una targa identificativa, provvedimento questo ancora in attesa di un decreto ministeriale). L’uso del casco sarà obbligatorio per tutti anche sui monopattini, indipendentemente dall’età.
Pene inasprite per l’abbandono di animali
Una delle novità più significative riguarda l’inasprimento delle pene per l’abbandono di animali domestici. Chi commette questo reato con l’utilizzo di un veicolo rischia la sospensione della patente da sei mesi a un anno. Se l’abbandono causa incidenti stradali con lesioni o morti, verranno applicate le aggravanti previste dalla legge 41 del 2016, con pene che vanno da uno fino a sette anni di reclusione.
Maggiore tutela per ciclisti e utenti vulnerabili
A tutela dei ciclisti, il Codice della Strada introduce l’obbligo per i veicoli di mantenere una distanza minima di 1.5 metri durante il sorpasso. In caso contrario, il sorpasso è vietato. Questa norma mira a proteggere gli utenti più vulnerabili sulle strade.
Codice della strada, conseguenze e prospettive
Ogni anno in Italia si contano migliaia di vittime sulle strade: solo nel 2023 sono stati registrati oltre 3.000 morti e più di 224.000 feriti. Il nuovo Codice della Strada punta a ridurre questi numeri tragici attraverso una maggiore severità e controlli intensificati. Tuttavia, resta da vedere se queste misure saranno realmente efficaci nel cambiare il comportamento degli automobilisti italiani.
Spunti di critica e riflessione
Nonostante le innovazioni introdotte, alcune norme, come quelle sui monopattini elettrici, necessitano ancora di decreti attuativi per essere pienamente operative. Inoltre, l’inasprimento delle sanzioni potrebbe non bastare senza un’adeguata campagna di sensibilizzazione e investimenti infrastrutturali. Critiche sono state mosse anche riguardo alla difficoltà di applicazione immediata di alcune norme, come la verifica dell’assunzione di sostanze stupefacenti o l’installazione di dispositivi alcolock.
Salvini: “Tolleranza zero e più sicurezza sulle strade italiane”
Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, ha espresso grande soddisfazione per l’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, sottolineando l’importanza delle nuove norme per la sicurezza dei cittadini.
Si tratta di responsabilità, chi guida un mezzo qualsiasi ne ha molte, dice Salvini: “Non possiamo permetterci che comportamenti irresponsabili mettano a rischio vite umane. Con queste nuove regole vogliamo dare un segnale chiaro: tolleranza zero verso chi guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe, e maggiore attenzione agli utenti più vulnerabili come ciclisti e pedoni”.
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Tra i sostenitori più convinti del provvedimento, Salvini ha ribadito che le norme sono frutto di un lungo confronto con esperti, associazioni di categoria e rappresentanti delle istituzioni. “L’obiettivo è ridurre drasticamente i numeri tragici degli incidenti sulle strade italiane, e per farlo è necessario il contributo di tutti: dalle istituzioni ai singoli cittadini”.
Opposizioni contro Salvini
L’approvazione del nuovo Codice della Strada ha generato una serie di critiche, sia da parte di associazioni per la mobilità sostenibile che dall’opposizione politica. La Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta (FIAB), in particolare, ha manifestato il proprio dissenso definendo la riforma come un “Codice della Strage”: “Questo provvedimento non affronta le vere priorità della sicurezza stradale, ma penalizza la mobilità dolce, che andrebbe invece incentivata” – dichiarato Alessandro Tursi, presidente di FIAB.
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Dal fronte politico, il deputato Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana ha sottolineato altri aspetti: “Le nuove norme rappresentano un passo indietro per chi promuove la mobilità sostenibile. L’obbligo di assicurazione e targa per i monopattini elettrici è un freno allo sviluppo di mezzi alternativi all’auto.”
Anche altri esponenti dell’opposizione hanno mosso critiche.
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Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico, vuole provvedimenti che non siano solo sanzioni: “Non basta inasprire le sanzioni per rendere le strade più sicure. Servono investimenti nelle infrastrutture e campagne di educazione alla sicurezza stradale, non provvedimenti punitivi che colpiscono categorie già vulnerabili.”
Botta e risposta social
Sui social media, diversi cittadini hanno manifestato il loro dissenso. Molti gli hashtag di critica a Salvini che è diventato oggetto di ferocissimi meme. Nel corso delle ultime ore tuttavia il ministro ha deciso di rivalutare l’eventuale positività alla cannabis terapeutica.
Per il resto Salvini ha replicato alle critiche, ribadendo la bontà del provvedimento: “Abbiamo lavorato per mesi ascoltando esperti e associazioni. Il nostro obiettivo è chiaro: salvare vite e ridurre drasticamente i numeri drammatici degli incidenti stradali.”