Con un post social Vasco Rossi ha criticato duramente il nuovo Codice della Strada in un video social che è subito diventato virale. L’attacco al ministro Matteo Salvini e alle nuove norme riaccende il dibattito su sicurezza stradale e tolleranza zero.
Era il 2021 quando Vasco Rossi ha pubblicato il suo ultimo album. Negli ultimi tre anni, pur senza nuove produzioni musicali, il rocker italiano non ha mancato di far sentire la sua voce su temi di attualità.
Dal suo buen retiro di Zocca dove vive con la moglie Laura, Vasco ha rivolto la sua attenzione attraverso i propri canali social alla politica, criticando spesso il governo e prendendo posizione su diverse questioni.
Vasco Rossi vs Matteo Salvini
Recentemente, il bersaglio del Blasco è diventato Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, in relazione al nuovo Codice della Strada entrato in vigore proprio ieri, sabato 14 dicembre.
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D’altronde il dibattito su questo argomento è vivacisismo. In particolare sulle norme più stringenti, che includono pene più severe per chi guida sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti. Vasco Rossi ha espresso il suo disappunto in un reel estremamente ironico, ma anche critico, sui social, che ha rapidamente conquistato l’attenzione del pubblico e scatenato un acceso dibattito.
Le critiche di Vasco Rossi
“Matteo Salvini, in questo 14 dicembre, ha fatto in modo per il vostro bene che se avete fumato una canna anche una settimana prima e venite fermati, potete essere arrestati immediatamente e vi viene ritirata la patente per tre anni” dichiara Vasco Rossi nel video pubblicato su Instagram. Con tono sarcastico, il cantante prosegue: “Questo il ministro Salvini ha deciso per il vostro bene, naturalmente.”
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Nel post che accompagna il video, Vasco aggiunge: “Da oggi, anche se siete alla guida lucidi… lucidi sì o lucidi no. Arresto e sospensione della patente per tre anni. Per il vostro bene. Fuori dappertutto il nuovo Codice della Strada. Thanks to Matteo Salvini. Invece di guidare si potrebbe prendere i treni.”
C’è chi dice no
Le critiche di Vasco Rossi si concentrano sulla severità delle nuove disposizioni, in particolare quelle relative all’uso di sostanze stupefacenti. La normativa prevede che, in caso di test antidroga positivo, scattino sanzioni anche se l’assunzione della sostanza è avvenuta giorni o settimane prima e non influisce sulla lucidità del conducente al momento del controllo.
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Il nuovo Codice della Strada appena introdotto dal governo punta a ridurre gli incidenti stradali, aumentando le sanzioni per chi guida sotto l’effetto di alcol o droghe. Tra le novità più discusse c’è proprio la tolleranza zero verso le sostanze stupefacenti. Un test positivo può portare a pene severe, come l’arresto immediato e la sospensione della patente per tre anni, indipendentemente dal momento dell’assunzione.
Salvini risponde a Vasco Rossi
Questa decisione è stata giustificata dai dati preoccupanti sulla sicurezza stradale in Italia. Nel 2023 si sono registrati oltre 3.000 decessi legati a incidenti stradali, spesso causati da distrazioni o da conducenti sotto l’effetto di sostanze. Secondo il ministro Salvini, queste misure mirano a salvare vite umane, soprattutto quelle dei giovani.
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“Guidare sotto effetto di droga o alcol uccide, punto – ha dichiarato Salvini in risposta alle critiche di Vasco – con il nuovo Codice della Strada abbiamo voluto regole chiare e pene certe per salvare vite, soprattutto quelle dei più giovani.”
La reazione di Vasco e il sostegno di Riccardo Magi
La presa di posizione di Vasco Rossi ha trovato sostegno tra le posizioni politiche più critiche nei confronti del nuovo Codice. Riccardo Magi, segretario di +Europa, ha affermato che le nuove norme cancellano il principio di alterazione psicofisica alla guida, equiparando chi si cura con cannabinoidi terapeutici a chi assume droghe per fini ricreativi.
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“Trattano chi si fuma una canna a casa, tre giorni prima di mettersi al volante, al pari di El Chapo e Pablo Escobar – ha commentato Magi – questa è persecuzione, non prevenzione.”
Secondo Magi, la normativa potrebbe essere oggetto di ricorsi legali: “Ci penseranno i tribunali a spazzare via quella che non è sicurezza ma solo e soltanto follia oscurantista” ha aggiunto, sottolineando come il provvedimento possa avere conseguenze politiche per il ministro Salvini.
Gli incidenti di Vasco Rossi
Vasco Rossi, grande appassionato di auto, è stato spesso al centro dell’attenzione per episodi di vita spericolata, anche quando era alla guida. Molti anni fa – era all’inizio della sua carriera dopo il primo grande successo di Bollicine, ricordò i suoi eccessi alla guida… “C’è stato un periodo in cui facevo troppi incidenti, avevo una bella sfiga. Un anno ero di fretta con la Maserati, dovevo andare a un concerto e nel tentativo di superare due camion uno dietro l’altro mi sono ritrovavo un altro camion davanti. E mi sono salvato per miracolo. Sono arrivato in taxi al concerto con le maledizioni del camionista che mi inseguivano… mi urlava ‘te la do io la vita spericolata’…”
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Un altro grave incidente Vasco lo ebbe con Guido Elmi, il suo storico produttore, scomparso sette anni fa: “Eravamo su una Maserati Quattroporte, quella macchina ci ha salvato la vita. Distrutta la macchina ne volevo subito un’altra, muova, il giorno dopo. Vivevo ogni giorno come se fosse l’ultimo: volevo tutto e subito…”
Fermato con droga e altro
Vasco finisce al centro dell’attenzione anche per altre questioni legate alla guida. Nel 1988, reduce da una indagine che lo vede al centro di una inchiesta per possesso di droga – da quella di spaccio poi sarà assolto – viene fermato durante un controllo mentre era alla guida della sua auto, una BMW, sulla A14.
A bordo gli agenti trovano uno sfollagente, un grammo e mezzo di cocaina e una pistola lanciagas.
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L’episodio fece molto scalpore all’epoca, attirando l’attenzione dei media e contribuendo a rafforzare l’immagine di Vasco come artista ribelle e controcorrente. Sebbene le conseguenze legali siano state limitate, l’accaduto rimane uno degli aneddoti più curiosi della sua carriera.
Un dibattito che divide
La polemica tra Vasco Rossi e Matteo Salvini ha acceso un dibattito ampio, coinvolgendo sia sostenitori che detrattori delle nuove norme. Da una parte, c’è chi sostiene che la tolleranza zero sia necessaria per garantire maggiore sicurezza sulle strade, alla luce dei dati allarmanti sugli incidenti. Dall’altra, c’è chi ritiene che queste misure siano eccessivamente punitive e violino i diritti individuali.
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