Capodanno a New York: la palla cadente di Times Square, tradizione e innovazione

Celebrata da romanzi, canzoni e film, la palla di Times Square a New York è una delle tradizioni più attese e amate della notte di Capodanno e ha una storia molto particolare

Quella di festeggiare il Capodanno per strada è una tradizione non molto italiana. Anche se a poco a poco anche nel nostro paese sta prendendo piede la voglia e il desiderio di attendere il nuovo anno in compagnia di persone magari sconosciuti, tra festeggiamenti e brindisi improvvisati.

Capodanno New York
La sfera di quest’anno, 25mila led e luci – Credits ANSA (qnm)

In realtà la tradizione è nata a Londra, tra Piccadilly e Trafalgar, già dal secolo scorso. A Parigi sono migliaia le persone che fanno la spola sugli Champs Elysees con la bottiglia in mano schioccando baci sulla guancia, tre alla volta, a chiunque incontrino.

Capodanno in piazza: dove e come

In realtà, anche se in Australia sono decine di migliaia le persone che attendono l’anno nuovo in spiaggia, davanti all’oceano facendo un falò e scendendo in acqua con il surf, il Capodanno di folla per eccellenza all’aperto è sempre a New York.

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È da oltre un secolo che la folla si raduna a Times Square per celebrare l’arrivo del nuovo anno. È diventata una tradizione iconica per chi cerca di accogliere il nuovo inizio, in un’atmosfera di luci estremamente cosmopolita.

Capodanno a New York

La tradizione vuole che ogni anno, alle 23.59 in punto una scintillante sfera luminosa scenda lentamente lungo un’asta posizionata nel centro della piazza, mentre centinaia di migliaia di persone (lo scorso anno il record, oltre 1.2 milioni di presenze)— e milioni di spettatori collegate in tv da tutto il mondo — contano gli ultimi 60 secondi dell’anno. Allo scoccare della mezzanotte, la piazza si trasforma in un’esplosione di suoni, abbracci e il classico bacio cerimoniale tra i presenti.

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Ma come è nata questa celebrazione? E perché assistiamo alla discesa di una sfera luminosa per accogliere l’anno nuovo?

La prima discesa della sfera a Times Square

La tradizione della sfera luminosa iniziò nel 1904, grazie a Jacob Starr, un immigrato ucraino, artigiano del metallo, e Adolph Ochs, editore del New York Times. Quest’ultimo aveva inizialmente attirato folle con spettacoli pirotecnici per celebrare il nuovo anno, ma le autorità locali decisero di proibire l’uso di esplosivi qualche anno dopo quando in piazza per i fuochi d’artificio arrivavano già non meno di 100mila persone.

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E per sostituire i fuochi d’artificio, in segno di sfida nei confronti dell’allora sindaco di New York George Brinton McClellan che non gli aveva consentito di ripristinare i fuochi, Ochs commissionò a Starr la creazione di un nuovo spettacolo visivo che potesse in qualche modo sostituire razzi e petardi colorati.

Capodanno a New York: la prima sfera…

La prima sfera era una struttura in ferro e legno decorata con decine di lampadine, un simbolo di innovazione e di speranza per il futuro. Nel corso del secolo, questo simbolo si è evoluto, trasformandosi in una sfera di cristallo multicolore e tecnologicamente sempre più avanzata decorata da led, laser e luci luminosissime.

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La sfera di Times Square è uno degli oggetti più amati e rappresentativi di New York tanto da diventare un simbolo stesso del Capodanno. Compare in decine di film.

Capodanno a New York

Uno dei quali, pochi anni fa, dedicato proprio a lei: in Capodanno a New York Claire, responsabile dell’evento di Times Square interpretata da Hilary Swank, deve garantire la discesa della sfera che affronta per la prima volta qualche problemino tecnico e rimane impallata sull’asta, paralizzata da un guasto. A risolvere il guasto sarà Lester Kominsky, un operaio elettricista appena licenziato che sostituirà la scheda difettosa.

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Sotto la sfera ci sono Bon Jovi nei panni della rock star Jensen, una Michelle Pfeiffer nei panni di una deperate housewife e a seguire dall’ospedale dove è ricoverato anche Robert De Niro, il padre di Claire. Un cast strepitoso per un film che è diventato un classico del Capodanno.

L’ispirazione dai dispositivi nautici

L’idea della sfera discendente si basava sui “time balls”, dispositivi nautici utilizzati nel XIX secolo per sincronizzare gli strumenti di bordo delle navi. In quei tempi, porti e osservatori sollevavano e abbassavano una palla metallica ogni giorno a un orario specifico, per permettere ai marinai di regolare i loro cronometri.

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Sia Ochs che Walter Palmer, capo elettricista del New York Times, sono stati accreditati per aver adattato questa idea. Tuttavia, Tama Starr, nipote di Jacob Starr e per molti anni responsabile del rito della sfera a Times Square, sostiene che sia stato proprio suo nonno a ideare il concetto di una sfera illuminata che segnava l’arrivo del nuovo anno.

Capodanno New York
Il presidente del Countdown di Capodanno, Jeffrey Straus

Un simbolo di modernità e stupore

All’inizio del XX secolo, solo metà delle case americane era illuminata con elettricità, rendendo la discesa della sfera luminosa un evento quasi magico. La sfera veniva abbassata manualmente, e al suo arrivo a mezzanotte, un elettricista spegneva le luci della sfera accendendo contemporaneamente i numeri dell’anno nuovo. Per molti, l’esperienza era straordinaria.

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Fin dalla prima celebrazione, anche i ristoranti e gli hotel della zona parteciparono al rituale. I camerieri indossavano cappelli con il numero del nuovo anno, illuminati grazie a piccole batterie. “Sembrava pura magia”, ricorda oggi Tama Starr.

Capodanno a New York: le evoluzioni della sfera

Nel corso dei decenni, la sfera ha subito sette trasformazioni. La prima era una struttura di ferro di circa 320 chilogrammi, decorata con lampadine da 25 watt. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, venne introdotta una versione più leggera in alluminio, mentre durante l’amministrazione del sindaco Ed Koch, la sfera assunse la forma di una “grande mela” nell’ambito della campagna “I Love New York”.

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Nel 1995, la sfera venne aggiornata con strass, luci stroboscopiche e controlli computerizzati, segnando la fine del coinvolgimento delle tradizionali aziende di insegne. Oggi, la sfera è il risultato di una collaborazione tra Waterford Crystal e Philips Lighting. Con oltre 32mila LED programmabili, la sfera può riprodurre milioni di colori e motivi luminosi.

Capodanno New York
Ultima messa a punto della sfera di cristallo con il rapper Pitbull coinvolto nelle operazioni – Credits ANSA (qnm)

Un rituale intramontabile

Tama Starr, che ha supervisionato il rito della sfera per anni, descrive il momento finale come “un minuto fuori dal tempo”. Durante la discesa nel corso dell’minuto dell’anno, la sfera viene abbassata attraverso un complesso sistema di pulegge, mentre la folla si immerge nel conto alla rovescia.

Per Tama, quel minuto rappresenta un’opportunità per riflettere e prendere decisioni.

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“Quando ti concentri intensamente, il tempo sembra rallentare. È il momento perfetto per decidere di cambiare, di essere più gentile, di diventare una versione migliore di te stesso – spiega la nipote del creatore della sfera – ed è per questo che ogni anno proviamo almeno inizialmente quel senso liberatorio che ci opprime dalle ansie, e lo facciamo insieme a migliaia di sconosciuti. È un rito catartico, sano e generoso…”

Un minuto per riflettere

Con oltre un secolo di storia, la discesa della sfera a Times Square rimane un simbolo di speranza, celebrazione e nuove opportunità. Una tradizione che continua a unire milioni di persone in tutto il mondo, segnando ogni nuovo anno con la promessa di un futuro migliore.

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