Rosita Missoni, scompare una delle ultime icone della moda italiana

Conosciuta per il suo stile vivace e caratterizzato da motivi geometrici e colori audaci, Rosita Missoni ha lasciato un segno indelebile nel mondo della moda

Ultimo saluto a Rosita Missoni, icona e simbolo di un nome che ha lasciato un segno profondo nel mondo della moda d’autore con prodotti straordinariamente riconoscibili e nati proprio dalla sua intuizione e da creazioni per certi versi inimitabili.

La notizia è stata confermata giovedì da un portavoce dell’azienda che Rosita aveva fondato insieme al marito Ottavio Missoni nel 1953: un marchio che avrebbe rivoluzionato la moda del dopoguerra, portando l’industria italiana del prêt-à-porter a una dimensione internazionale.

Rosita Missoni, il genio del colore

Rosita e Ottavio Missoni sono stati spesso definiti “i geni del colore” per la loro capacità di trasformare tessuti in opere d’arte moderne, celebrando la gioia della dolce vita italiana. Una coppia solidissima e unita dal punto di vita personale, sentimentale e familiare.

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Un caso più unico che raro nel mondo della moda: ma proprio nel senso della famiglia Ottavio e Rosita sembravano avere consolidato il senso di quella proposta artistica che con gli anni è diventata uno straordinario successo imprenditoriale e industriale, rendendo il marchio Missoni uno dei simboli più noti e riconoscibili del made in Italy.

Le origini di Rosita Missoni

Rosita Jelmini era nata nel 1931 a Golasecca, non lontano da Varese e proveniva da una famiglia di artigiani tessili. Durante una vacanza-studio a Londra nel 1948, dove stava perfezionando il suo inglese, conobbe Ottavio Missoni, un atleta della squadra italiana di atletica leggera che partecipava ai Giochi Olimpici. Da quell’incontro nacque una partnership destinata a cambiare la storia della moda.

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Nel 1953, dopo essersi sposati, Rosita e Ottavio aprirono un piccolo laboratorio di maglieria a Gallarate, a nord di Milano. La loro visione condivisa e il loro amore per i tessuti innovativi portarono rapidamente alla creazione di uno stile unico, riconoscibile per le sue fantasie caleidoscopiche e l’iconico motivo a zigzag, che sarebbe diventato in tutto il mondo noto con la definizione di “fiammato” prima e e di Linea Missoni dopo.

Il successo internazionale e lo scandalo del 1967

Il marchio Missoni ottenne il primo riconoscimento internazionale nel 1967, durante una sfilata al Palazzo Pitti di Firenze. Prima dell’evento, Rosita si accorse che i reggiseni delle modelle compromettevano l’effetto dei tessuti trasparenti e chiese loro di sfilare senza. L’illuminazione del palco rese gli abiti completamente trasparenti, suscitando quello che per l’epoca era un vero e proprio scandalo mediatico, cosa che oggi passerebbe per una scelta al di sotto della normalità di quello che si vede sulle passerelle.

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“Hanno detto che stavamo trasformando le sfilate in uno spettacolo da cabaret,” ricordava Rosita anni dopo, riferendosi al famoso Crazy Horse di Parigi. Sebbene l’incidente portò a un temporaneo ostracismo da Firenze, dove la coppia non fu più invitata alle celebri sfilate di moda , proprio questo episodio attirò invece l’attenzione internazionale, con richieste di capi Missoni da grandi magazzini di New York, San Francisco, Boston e Los Angeles. Fu il Boom. Il marchio Missoni divenne sinonimo di innovazione, guadagnando un posto nelle copertine di riviste come Vogue, Elle e Marie Claire.

La svolta

L’episodio al Pitti Palace segnò un punto di svolta, dimostrando l’audacia e la visione di Rosita Missoni. Nonostante la controversia iniziale, le loro creazioni conquistarono un pubblico sempre più vasto, facendo dei Missoni un simbolo di avanguardia e stile.

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Negli anni successivi, il marchio continuò a evolversi, espandendosi anche nel settore dell’arredamento con la linea Missoni Home. Non solo abbigliamento, ma anche tende, drappi, complementi di arredo e le linee bagno: gli accappatoi Missoni divennero un simbolo stesso di lusso e di eleganza disimpegnata.

Una diversificazione che permise al brand di consolidare la propria presenza non solo nella moda, ma anche nel design di interni, con collezioni che riflettevano lo stesso spirito innovativo delle linee di abbigliamento.

Un colosso finanziario

Nel 1996, Rosita Missoni lasciò il ruolo di direttore creativo delle collezioni femminili alla figlia Angela, pur continuando a seguire da vicino il brand. Il passaggio generazionale segnò una nuova fase per la casa di moda, che continuò a crescere sotto la guida della famiglia.

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Nel 2018, il fondo di investimento italiano FSI acquistò una quota del 41% della società per rafforzare la presenza del marchio sui mercati internazionali. Nel 2023, la famiglia Missoni scelse Rothschild come consulente finanziario per esplorare una possibile vendita della società, dimostrando la continua rilevanza del brand nel panorama globale.

Rosita Missoni. successi e tragedie

La vita di Rosita Missoni non è stata priva di tragedie. Nel 2013, il figlio maggiore Vittorio, direttore marketing del marchio, morì in un incidente aereo al largo delle coste del Venezuela. Pochi mesi dopo suo marito, Ottavio Missoni, si spense all’età di 92 anni. Questi eventi segnarono profondamente la famiglia, ma non offuscarono il contributo straordinario di Rosita al mondo della moda.

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Rosita ha continuato a lavorare fino alla fine, rimanendo una figura centrale nella famiglia e nella comunità creativa. La sua casa a Sumirago, circondata dalle amate montagne del Monte Rosa, era spesso ritratta nelle riviste di interior design, riflettendo il suo innato senso estetico e la sua passione per l’arte. La sua collezione di oggetti d’arte e il suo amore per i mercatini dell’usato testimoniavano una curiosità e un’eleganza senza tempo.

L’eredità di Rosita Missoni

Rosita Missoni lascia un’eredità che va oltre il mondo della moda. Con il marito Ottavio, ha contribuito a ridefinire il “made in Italy”, trasformando la maglieria in un linguaggio artistico. Le sue creazioni hanno influenzato generazioni di designer e continuano a essere celebrate in mostre e retrospettive in tutto il mondo.

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Oltre al suo contributo creativo, Rosita è stata una pioniera nel promuovere il ruolo delle donne nell’industria della moda, dimostrando che creatività e leadership possono andare di pari passo. La sua capacità di reinventarsi e di innovare ha reso il marchio Missoni un simbolo di eccellenza italiana.

“Il sogno che è diventato realtà”

“Ho avuto il privilegio di vivere una vita lunga e ricca di soddisfazioni – disse Rosita in un a delle sue ultime interviste nel 2022 – trovo grande piacere nel condividere la nostra casa e la nostra storia. Sono stata fortunata a fare le cose che volevo fare e a dare vita alle mie creazioni che sono un’estensione stessa di me e della gioia che provo nel creare…” 

I funerali di Rosita Missoni

Rosita Missoni lascia due figli, Luca e Angela, attualmente al vertice della casa di stile, nove nipoti e un patrimonio culturale e artistico che continuerà a ispirare il mondo della moda per gli anni a venire. Le sue opere, le sue innovazioni e il suo spirito intraprendente continueranno a vivere nel cuore di chiunque ami la moda e l’arte.

I funerali di Rosita Missoni si svolgeranno martedì 7 gennaio alle 14.45 alla basilica di Sant’Ambrogio a Milano.