Il presidente americano uscente Joe Biden ha concluso i suoi quattro anni alla Casa Bianca con un discorso d’addio dall’Ufficio Ovale, un messaggio di speranza con diversi moniti per il futuro
Dopo quattro anni alla guida degli Stati Uniti e oltre mezzo secolo di carriera politica, Joe Biden ha pronunciato il suo discorso d’addio dall’Ufficio Ovale.
Nel corso di 19 minuti di intervento, il presidente uscente ha delineato un bilancio della sua presidenza, sottolineando in particolare i temi della ricostruzione e della trasformazione di un paese “ancora alla ricerca di sé”.
Biden non si è limitato a elencare i traguardi raggiunti, ma ha lanciato un monito sui pericoli che potrebbero minare le istituzioni democratiche americane. E senza mai pronunciare il suo nome è evidente che i timori riguardassero l’imminente arrivo al suo posto di Donald Trump.
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Toni sobri ma appassionati per Biden, che ha richiamato i cittadini a un’azione collettiva per preservare i valori fondanti della nazione, tra cui la libertà, la giustizia e l’uguaglianza e democrazia. In uno dei passaggi più significativi del suo discorso Biden ha invitato tutti gli americani a essere vigili e attenti…
Uno dei temi centrali del discorso di Biden è stato il pericolo rappresentato dalla crescente concentrazione di ricchezza e potere nelle mani di pochi.
“Voglio mettere in guardia il Paese su qualcosa che mi preoccupa profondamente: la pericolosa concentrazione di potere nelle mani di un ristretto numero di individui estremamente ricchi – ha detto il presidente uscente – qui si sta formando un’oligarchia fatta di ricchezza estrema, potere e influenza, che minaccia la nostra democrazia, i nostri diritti fondamentali e le pari opportunità per tutti.”
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I tempi sono cambiati rispetto alla potenza dei capitani di industria e delle grandi aziende immobiliari e finanziarie. Tutto è in mano a pochi ‘ricchi digitali e subdoli’ ha detto Biden. Che facendo riferimento ai “baroni ladroni” del passato, ha richiamato l’importanza di politiche antitrust per garantire che anche i più ricchi rispettino le regole.
“In America non si punisce la ricchezza. Chiediamo solo che valgano le stesse regole per tutti gli altri. Questo paese ha costruito la sua fortuna creando la più grande classe media nella storia del mondo. E ora tutto rischia di essere spazzato da poche persone che vogliono concentrare nelle proprie mani quanto più denaro e quanto più potere possibile…”
Joe Biden ha espresso preoccupazione per l’influenza delle grandi piattaforme tecnologiche, descrivendo un “complesso industriale tecnologico” che rappresenta un rischio per la società americana.
“Gli americani sono sommersi da un’ondata di disinformazione, che alimenta abusi di potere e mina la fiducia nel sistema. I social media hanno abbandonato il fact-checking per diffondere menzogne al solo fine di ottenere potere e profitto”.
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Il presidente uscente ha chiesto misure per rendere le piattaforme responsabili: “Hanno l’obbligo di proteggere i bambini, le famiglie e la democrazia stessa. Dobbiamo impedire che l’abuso di potere attraverso i social media distrugga la nostra società” ha ammonito Biden.
Gli Stati Uniti – come noto – hanno imposto un ban a Tik Tok su tutto il territorio federale. Dunque 180 milioni di utenti stanno cercando di capire che fine farà un network che negli ultimi tre anni ha avuto un enorme successo. Scatenando ovviamente le mire di diverse aziende… tra le quali quella di Elon Musk.
Nonostante la sobrietà del discorso, Joe Biden ha comunque elencato alcuni risultati significativi della sua amministrazione con un tono forse anche troppo autocelebrativo. Tra questi, ha menzionato la riduzione dei prezzi dei farmaci per gli anziani – scatenando subito molta ironia con alcuni comici che immediatamente gli hanno rinfacciato di averlo fatto per interessi di carattere personale.
Tra le leggi approvate nel suo quadriennio Biden ha sottolineato l’approvazione di leggi sulla sicurezza delle armi e il miglioramento dell’accesso all’assistenza sanitaria per i veterani.
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Sul fronte della politica estera, il presidente uscente ha invece sottolineato il rafforzamento della NATO e il supporto USA all’Ucraina: “Grazie a noi nonostante tre anni di aggressioni, l’Ucraina è ancora libera e siamo riusciti a mantenere un vantaggio sulla Cina” ha dichiarato Biden. Che poi ha invitato alla pazienza nel giudicare il suo operato: “I semi sono stati piantati, e cresceranno e fioriranno per decenni a venire. La storia mi giudicherà meglio di quanto sono considerato adesso…”
Un altro tema centrale del discorso di Biden è stato l’intelligenza artificiale (IA). Biden ha definito l’IA “la tecnologia più importante ma anche pericolosa del nostro tempo”, sottolineandone sia le opportunità che i rischi.
“Se regolata correttamente, l’IA potrebbe aiutarci a realizzare obiettivi ambiziosi, come sconfiggere il cancro. Ma senza le giuste tutele, potrebbe rappresentare una minaccia per i nostri diritti, la nostra privacy e la nostra sicurezza” ha detto Biden.
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Il presidente uscente ha inoltre ribadito la necessità di una leadership americana nello sviluppo dell’IA: “In un’era dominata dall’intelligenza artificiale, il governo deve essere guidato dal popolo. E come terra della libertà, spetta all’America, non alla Cina, guidare il mondo nello sviluppo dell’IA.”
Biden ha concluso il suo discorso con un appello alla partecipazione democratica, esortando gli americani a restare coinvolti nel processo politico.
“So che può essere frustrante, ma non possiamo mai abbandonare la verità fondamentale che ognuno merita una giusta opportunità. La democrazia non è perfetta, ma è ciò che ci ha permesso di prosperare per quasi 250 anni.”
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Il presidente uscente ha lodato le istituzioni democratiche degli Stati Uniti: “Sono la nostra spina dorsale di una società libera. Ci sono e ci saranno problemi, difficoltà e dubbi, perché il sistema è umano, e dunque soggetto a errori. Il sistema di pesi e contrappesi è stato fondamentale per mantenere la stabilità della nazione e su questi meccanismi invito tutto il popolo americano a sorvegliare con attenzione, levando la loro voce perché siano tutelati e salvaguardati”.
Il 20 gennaio ci sarà il passaggio di consegne tra Joe Biden e Donald Trump, che giurerà come 47mo presidente degli Stati Uniti. Il tycoon tornerà alla Casa Bianca per un secondo mandato non consecutivo. Gli eventi si snoderanno per quattro giorni, in una Washington che già da giorni è blindata e controllata metro per metro.
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