Un caso clamoroso rimbalza dal Belgio dove Radja Nainggolan, ex centrocampista di Roma, Inter e Cagliari, è stato arrestato lunedì mattina a Bruxelles nell’ambito di una grande indagine internazionale sul traffico di droga
Manette per Radha Nainggolan, ex calciatore di Roma, Inter, Cagliari e della nazionale belga con un’accusa clamorosa: traffico di sostanze stupefacenti.
La notizia ha letteralmente sconvolto la stampa belga ma anche in Italia ha avuto grandissimo risalto considerando la popolarità del calciatore che dal 2006 al 2021 ha vissuto nel nostro paese prima di rientrare in patria per concedersi poi un’ulteriore parentesi alla Spal.
Nainggolan in Italia ha vissuto 16 stagioni e mezzo iniziando la sua carriera italiana nel Piacenza, cinque stagioni di serie B per passare poi al Cagliari, alla Roma e all’Inter: in tutto oltre 500 presenze in Italia per il centrocampista belga che dopo un paio di mesi in Indonesia era appena rientrato in Belgio per firmare con il Lokeren-Temse, gloriosa squadra belga che militata nel campionato di seconda divisione.
LEGGI ANCHE – Si apre il processo alla “Mantide di Parabiago”: otto imputati accusati dell’omicidio di Fabio Ravasio
L’arresto, riportato inizialmente dalla stampa belga e poi confermato dalle autorità, è avvenuto poche ore dopo che il calciatore aveva segnato un gol per la sua nuova squadra, il Lokeren-Temse, nella Challenger Pro League. Nainggolan, entrato in campo al 64’, aveva segnato il gol del pareggio sei minuti dopo il suo ingresso in campo nella partita che si è poi chiusa 1-1.
Secondo quanto riferito dalla Procura di Bruxelles, Nainggolan è uno dei sedici arrestati nell’ambito di un’operazione condotta dalla polizia giudiziaria federale. L’indagine riguarda l’importazione di cocaina dal Sud America verso l’Europa, con il porto di Anversa identificato come punto chiave per lo smistamento della droga in Belgio e in altri paesi europei.
LEGGI ANCHE – Sinner trionfa agli Australian Open: terzo titolo Slam per l’azzurro
Lunedì mattina sono state effettuate trenta perquisizioni, principalmente tra le province di Anversa e Bruxelles, durante le quali le forze dell’ordine hanno sequestrato 2,7 chilogrammi di cocaina, 370mila euro in contanti, gioielli di lusso, orologi dal valore di centinaia di migliaia di euro, 100 monete d’oro e 14 veicoli intestati agli indagati.
“Le indagini sono ancora in corso e nel rispetto del principio di presunzione di innocenza non verranno rilasciati ulteriori commenti”, ha dichiarato il procuratore Julien Moinil che ha firmato le disposizioni di arresto.
LEGGI ANCHE – Anno giudiziario, la protesta dei magistrati contro la riforma Nordio
Fin da subito Radja Nainggolan ha negato ogni coinvolgimento nei fatti contestati. Il suo avvocato, Omar Souidi, ha confermato che il calciatore è stato interrogato dalla polizia e ha collaborato molto attivamente durante l’interrogatorio. “Il mio cliente respinge energicamente ogni accusa di traffico di droga. È stato interrogato e com’è giusto che sia si è messo a disposizione delle autorità per chiarire ogni aspetto di questa vicenda” ha dichiarato il legale.
Nainggolan ha passato la notte in carcere e questa mattina comparirà davanti al giudice questa mattina per ulteriori accertamenti. Il giudice dovrà decidere se convalidare l’arresto o concedere al calciatore i domiciliari.
LEGGI ANCHE – Trump propone un piano per “ripulire” Gaza: trasferire oltre un milione di palestinesi
Il Lokeren-Temse, squadra belga con cui Nainggolan aveva appena esordito, ha confermato che il giocatore non si è presentato agli allenamenti di lunedì. “Rispettando il principio della presunzione di innocenza, non rilasceremo ulteriori commenti. Possiamo solo confermare che il giocatore era assente questa mattina”, ha dichiarato la società.
L’arresto è avvenuto appena tre giorni dopo il debutto ufficiale di Nainggolan con il Lokeren-Temse. Durante la partita contro il Lierse Kempenzonen, il 36enne ha segnato un gol spettacolare direttamente da calcio d’angolo, evitando la sconfitta per la sua squadra.
L’arresto di Nainggolan riporta alla luce alcuni episodi analoghi che hanno visto protagonisti calciatori coinvolti, direttamente o indirettamente, in vicende legate alla droga.
Tra i casi più noti in Italia ricordiamo quello di Adriano: l’ex attaccante dell’Inter è stato più volte associato a vicende legate al narcotraffico in Brasile, anche se mai formalmente accusato. Le sue frequentazioni con esponenti di gang locali nel quartiere di Vila Cruzeiro a Rio de Janeiro avevano sollevato interrogativi sul suo legame con il mondo della droga.
LEGGI ANCHE – Oscar 2025, tutto sulle Nomination nell’edizione segnata dal dramma di Los Angeles in fiamme
Il caso più emblematico rimane tuttavia quello di Diego Armando Maradona, che durante la sua permanenza a Napoli negli anni ’80 fu spesso al centro di scandali legati all’uso di cocaina. L’indagine sulla sua vita privata e le accuse mosse contro di lui hanno segnato una delle pagine più controverse nella storia del calcio.
Più recentemente Angelo Pagotto, ex portiere di Sampdoria, Milan e Perugia, fu squalificato per due anni dopo essere risultato positivo alla cocaina in un controllo antidoping nel 2007. Un episodio che ha segnato negativamente la sua carriera.
LEGGI ANCHE – Lewis Hamilton e Ferrari: l’inizio di una nuova era
Altro caso molto controverso quello di Francesco Flachi: l’ex attaccante della Sampdoria fu squalificato per due anni nel 2007 dopo essere risultato positivo alla cocaina. Successivamente, nel 2010, dopo essere rientrato in campo, un nuovo test antidoping confermò la presenza della sostanza nel suo organismo portando a una squalifica di dodici anni e di fatto ponendo fine alla sua carriera calcistica. Da professionista.
L’arresto del calciatore ha avuto una forte eco mediatica, amplificata anche dalle reazioni sui social network. La sorella di Nainggolan, Riana, anche lei calciatrice professionista, ha pubblicato una storia su Instagram in cui il calciatore veniva raffigurato nelle sembianze di Tony Montana, il celebre protagonista del film Scarface interpretato da Al Pacino. Una immagine provocatoria che è stata rapidamente rimossa, ma che comunque ha fatto il giro del web in pochi minuti.
Radja è sposato con Claudia Lai, sarda e grande appassionata di tatuaggi proprio come lui dalla quale ha avuto due figlie: Aysha (13 anni, è nata il 30 gennaio 2012) e Mailey (8 anni, nata il 6 agosto 2016). Famosa una loro lite per strada che nel 2014 richiamò l’attenzione di qualche passante e dei Carabinieri. Nel 2017 il Ninja festeggia la partita contro la Grecia in discoteca, alza il gomito e finisce in carcere con un tasso alcolemico altissimo.
LEGGI ANCHE – David Lynch, muore a 78 il regista di Twin Peaks e Mulholland Drive
Nel 2017 la Roma lo sospende per un video pubblicato su Instagram in cui beve, fuma e bestemmia giocando con alcuni amici a padel. Pochi mesi dopo distrugge la sua Ferrari mentre stava andando a Milano per essere presentato all’Inter. Esce illeso dal pauroso incidente e per consolarsi comprerà subito un’altra Ferrari del tutto identica a quella distrutta. Nel 2018 finisce poi al centro di una indagine per un libretto di assegni clonati. Ma dall’inchiesta viene fuori anche una sua perdita cospicua al Casinò, 150mila euro.
Il suo ritorno in Belgio offre altri spunti polemici. Viene sospeso dall’Anversa per avere fumato una sigaretta elettronica in panchina durante la partita contro lo Standard Liegi.
La Procura di Bruxelles ha annunciato che ulteriori aggiornamenti sul caso saranno comunicati nei prossimi giorni. Nel frattempo, Radja Nainggolan rimane sotto custodia in attesa della decisione del giudice istruttore. Le indagini continuano per fare chiarezza sul presunto coinvolgimento dell’ex calciatore nel traffico internazionale di droga.
La Procura di Roma pone sotto inchiesta Giorgia Meloni, ora indagata, e i ministri Piantedosi…
Il processo per l’omicidio di Fabio Ravasio, travolto e ucciso a Parabiago nell’agosto 2024, si…
A pochi giorni dal suo insediamento, Donald Trump apre i dialoghi con i leader di…
Jannik Sinner conquista il suo terzo titolo del Grande Slam agli Australian Open superando Alexander…
Il 2024 si è chiuso con un calo significativo negli ascolti radiofonici in Italia, dati…
La tradizionale cerimonia di inaugurazione dell'Anno giudiziario a Milano e Napoli segnata dalla protesta dei…