Con l’Inter unica italiana direttamente qualificata agli ottavi di finale, il Bologna eliminato, Juventus, Milan e Atalanta che affronteranno i playoff nel tentativo di proseguire oltre la seconda fase, la Champions League arriva al suo momento decisivo con molte sorprese
Sono davvero tante le sorprese in questa prima edizione di Champions League dopo la riforma delle coppe europee che per la prima volta vedeva addirittura sei squadre italiane iscritte al via della più prestigiosa coppa europea.
Solo il Bologna viene eliminato, escluso al termine della prima fase. Inter ammessa come testa di serie direttamente agli ottavi di finale in attesa di conoscere la prossima avversaria che arriverà dopo lo svolgimenti dei play off che coinvolgeranno sedici squadre: tra le quali anche Atalanta, Milan e Juventus certe di un accesso al cosiddetto knock out game al termine di una prima parte della stagione tra luci e ombre.
L’Inter ha chiuso in bellezza. La sconfitta sul campo del Bayer Leverkusen, unica battuta a vuoto con l’unico gol subito dai nerazzurri (miglior difesa in senso assoluto) è stata ampiamente superata grazie alle ai successi contro Sparta Praga (0-1) e Monaco (3-0). La squadra di Simone Inzaghi è l’unica italiana ammessa direttamente agli ottavi di finale come testa di serie.
Il meccanismo della nuova Champions League, che prevede sorteggi rigidi e preconfezionati, destinati a favorire le squadre con il ranking migliore, può consentire ai nerazzurri una stagione da grande protagonista. Impressiona la solidità difensiva dell’Inter, magari pratica ed essenziale, a volte non particolarmente spettacolare, ma sempre sul pezzo con pragmatismo e pochi fronzoli.
Inter che riposa in attesa di conoscere la prossima avversaria che potrebbe anche essere italiana, Juventus o Milan.
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Nessun rimpianto per l’Atalanta di Gasperini che chiude al nono posto, prima esclusa dal lotto eccellente delle teste di serie, vicinissima a un colpo a sensazione a Barcellona dove ha messo in grandissima difficoltà il colosso blaugrana.
Qualche colpo a vuoto in casa per la Dea cui è mancato solo un punto per accedere direttamente agli ottavi, e sarebbe stato un premio ben meritato da una squadra che nonostante qualche incertezza e parecchi problemi di formazione, ha sempre avuto il merito di giocarsela alla pari e con una mentalità sfrontata contro qualsiasi avversario. L’Atalanta ai play off contro Club Brugge o Sporting Lisbona nella speranza di scivolare agli ottavi dove pescherebbe in alternativa Aston Villa o Lille.
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Diverso il discorso che riguarda il Milan. Capace di battere il Real Madrid ma anche di collezionare tre sconfitte – troppe – due delle quali sicuramente evitabili. In modo particolare l’ultima, a Zagabria contro una Dinamo praticamente già sulla porta d’uscita. Una squadra che presenta molti aspetti migliorabili e alcune fragilità emotive a tratti sconcertanti tra errori e pause di riflessione inspiegabili.
Cambiato il tecnico, da Fonseca a Sergio Conceiçao, la squadra suscita le stesse identiche perplessità al punto che non si riesce davvero a capire quali siano le potenzialità di un progetto ancora tutto da definire. Al Milan sarebbe bastato vincere a Zagabria per passare agli ottavi come l’Inter: e invece adesso alla squadra rossonera tocca un abbinamento drammatico: subito il Milan, o il Feyenoord e in caso di successo l’Arsenal, una delle squadre più spettacolari e fresche del momento, o l’Inter.
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A dispetto di una lunga imbattibilità la Juventus non ha mai convinto particolarmente. Una squadra quella di Thiago Motta che sta facendo fatica a trovare una propria identità e che con tre vittorie altrettanti pareggi e due sconfitte ha raccolto in effetti meno di quello che era lecito attendersi. Battere il Manchester City 2-0 per poi non fare il pieno con il Club Brugge o addirittura perdere, male, con il Benfica.
Sono molte le incoerenze di una Juventus che anche in campionato resta lontano dal vertice con troppi pareggi da scontare in una classifica asfittica. La Juventus, come detto, rischia di trovare subito il Milan, e immediatamente dopo agli ottavi l’Arsenal o L’Inter.
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È stata una prima fase interessante ed equilibrata. Accedono di diritto agli ottavi di finale, che giocheranno come teste di serie, e dunque ospitando la gara di ritorno – oltre all’Inter – anche Liverpool, Barcellona, Arsenal, Atletico Madrid, Bayer Leverkusen, Lille e Aston Villa. Tre inglesi, due spagnole, una tedesca e una francese oltre ai nerazzurri.
La vera sorpresa è il Lille che ha relegato in seconda fascia il PSG, così come sorprendentemente al traino è anche il Manchester City che prima dell’ultimo turno non era nemmeno certo di riuscire a passare il taglio. In una fase più equilibrata hanno faticato diversi altri colossi: Bayern Monaco e Real Madrid su tutti oltre al City. Ma anche Borussia Dortmund e PSG.
Il nuovo meccanismo, con il quale bisognerà ancora prendere un po’ di confidenza, è interessante. Le squadre dalla nona alla 24esima posizione si affrontano in una griglia semirigida che comporrà il tabellone poi dagli ottavi di finale in poi. Atalanta, e Milan sono seeded, giocheranno la gara d’andata in trasferta. Juventus – 20esima – è unsdeed e giocherà la gara d’andata all’Allianz. Due turni di gioco, andata 11 e 12 febbraio, ritorno la settimana dopo.
A playoff conclusi si terrà un secondo sorteggio, il 21 febbraio che definirà gli abbinamenti non solo degli ottavi di finale, in programma tra il 4 e il 12 marzo ma anche di quarti e semifinale in un tabellone rigido che ci accompagnerà verso la finale in programma il 31 maggio all’Allianz Arena di Monaco di Baviera.
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