Incendio all’Inalca di Reggio Emilia: fiamme alte, centinaia di evacuati

Un vasto incendio ha colpito lo stabilimento Inalca di Reggio Emilia nella notte. Il rogo, visibile a chilometri di distanza, ha provocato ingenti danni e costretto all’evacuazione dell’area, numerose squadre di vigili del fuoco al lavoro da ore, il Comune invita i cittadini a chiudere le finestre.

Un vasto incendio è divampato nella notte presso lo stabilimento Inalca di Reggio Emilia, azienda leader nella lavorazione delle carni. Le fiamme si sono propagate rapidamente, coinvolgendo gran parte della struttura, che si estende per circa 50mila metri quadri.

Incendio Inalca Reggio Emilia
Danni ingentissimi, popolazione evacuata nella zona inustriale di Reggio Emilia – Credits ANSA (qnm)

Il rogo ha sprigionato una colonna di fumo visibile a chilometri di distanza e il calore intenso ha danneggiato le abitazioni vicine, sciogliendo tapparelle e creando notevole preoccupazione tra i residenti.

Incendio all’Inalca di Reggio Emilia

Le autorità hanno confermato che almeno per il momento non risultano esserci feriti, ma i danni materiali sono davvero molto ingenti. La polizia ha avviato le indagini per determinare le cause dell’incendio, mentre le operazioni di spegnimento, proseguite per diverse ore, sono tutt’ora in corso in una emergenza che via via si sta facendo meno preoccupante. Al momento le fiamme sarebbero sotto controllo e l’incendio sarebbe in via di spegnimento.

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L’allarme è scattato poco dopo l’1.30 della notte scorsa quando una guardia giurata in servizio nei pressi dello stabilimento, durante un giro di perlustrazione, ha notato il principio di incendio e ha contattato i soccorsi. Sul posto sono intervenute numerose squadre dei vigili del fuoco inizialmente dalle caserme di Reggio Emilia poi supportate da unità provenienti dai comandi di Parma, Modena e Bologna.

Disagi in Autostrada

Le fiamme erano talmente alte da essere visibili anche dall’Autostrada A1, cosa che ha anche provocato un notevole rallentamento al traffico. I pompieri hanno lavorato duramente per circoscrivere il rogo ed evitare che si propagasse ad altre strutture vicine, tra cui edifici residenziali, uffici e scuole della zona artigianale del quartiere Tondo.

La storia dell’Inalca a Reggio Emilia

Lo stabilimento Inalca di Reggio Emilia ha una lunga storia legata al settore della lavorazione delle carni. Inizialmente noto come Unipeg, è stato acquisito nel 2016 dal Gruppo Cremonini, leader in Italia nel settore alimentare e principale fornitore di quasi tutte le attività di ristorazione nel settore della carne.. La società è tra i maggiori player europei nella produzione di carne bovina, hamburger e carni in scatola, con il marchio Montana.

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Lo stabilimento di Reggio Emilia, oltre a rappresentare un’importante realtà produttiva, è parte della storia della cooperazione reggiana, ceduta al Gruppo Cremonini, noto soprattutto per la catena di ristoranti Roadhouse. Ma anche per altri marchi di successo come Chef Express, Calavera, Billy Tacos, Wagamama e per la decennale fornitura ai ristoranti italiani del colosso McDonald’s

L’incendio che ha colpito lo stabilimento ha quindi sollevato preoccupazioni non solo per i danni materiali, ma anche per le implicazioni sul piano occupazionale e produttivo.

La zona evacuata e l’appello del Comune

In via precauzionale, le autorità hanno deciso di evacuare le aree più vicine al rogo per garantire la sicurezza dei residenti. Il Comune di Reggio Emilia ha diffuso un avviso invitando i cittadini a tenere chiuse le finestre e a limitare le attività all’aperto fino a nuovo aggiornamento.

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Il sindaco Marco Massari ha spiegato che l’intervento proseguirà anche nelle prossime ore: “Insieme ai vigili del fuoco e alla protezione civile, stiamo monitorando l’andamento dell’incendio. In attesa di verificare eventuali conseguenze sulla qualità dell’aria, consigliamo ai residenti di chiudere le finestre e di non sostare all’aperto.”

L’Arpae e l’AUSL hanno effettuato rilievi per valutare l’impatto del rogo sulla qualità dell’aria, considerando il rischio di diffusione di sostanze nocive.

Incendio Inalca Reggio Emilia
Vigili del fuoco al lavoro per il grosso incendio che è scoppiato all’Inalca di Reggio Emilia, azienda del gruppo Cremonini – Credits ANSA (qnm)

Inalca a Reggio Emilia, la situazione attuale

Le operazioni di spegnimento sono state complesse e si sono protratte per diverse ore. Dopo aver domato le fiamme principali, i vigili del fuoco hanno continuato a lavorare per mettere in sicurezza l’area ed evitare eventuali nuovi focolai. L’intervento ha richiesto l’utilizzo di autopompe, autobotti e squadre specializzate nel trattamento degli incendi industriali.

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Nel corso della mattinata dell’11 febbraio, le autorità hanno dichiarato che la fase di allarme più acuto è rientrata, ma resta alta l’attenzione sui possibili rischi derivanti dai danni strutturali subiti dall’impianto e dagli effetti del fumo sulla popolazione.

Preoccupazione per i lavoratori

L’incendio ha sollevato preoccupazioni non solo per i danni materiali, ma anche per le possibili conseguenze sui circa 400 dipendenti dello stabilimento. Il sindaco Massari ha assicurato che sarà garantito il massimo supporto ai lavoratori e che verranno valutate soluzioni per contenere eventuali disagi economici legati alla temporanea inattività della struttura.

L’azienda Inalca non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma si prevede che nelle prossime ore possano emergere ulteriori dettagli sulle cause dell’incendio e sulle misure da adottare per il futuro dello stabilimento.

Indagini in corso

La polizia ha avviato le indagini per chiarire l’origine del rogo. Al momento, non si esclude nessuna ipotesi, compresa quella di un corto circuito o di un guasto agli impianti elettrici. Gli investigatori stanno raccogliendo testimonianze e visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto.

Nei prossimi giorni saranno diffusi i risultati delle analisi ambientali condotte dall’Arpae, che stabiliranno eventuali criticità legate all’incendio.

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