Il bilancio finale di Sanremo 2025 tra successi e polemiche, Carlo Conti replica alle critiche sulla classifica, Olly commenta la vittoria e il possibile forfait all’Eurovision, mentre Lucio Corsi e Brunori Sas raccontano la loro esperienza
La 75esima edizione del Festival di Sanremo si è conclusa, lasciando dietro di sé un’ondata di emozioni, sorprese e discussioni.
La vittoria di Olly, con il secondo posto di Lucio Corsi e il terzo di Brunori Sas in un podio dominato da esordienti assoluti hanno caratterizzato la serata conclusiva.
Carlo Conti, direttore artistico e conduttore riconfermato anche per la prossima edizione del festival, nel corso della conferenza stampa di chiusura del Festival ha risposto ai giornalisti ma anche alle critiche riguardanti il sistema di voto e il format della competizione dopo i fischi clamorosi della platea al sesto posto di Giorgia, esclusa dalla finale.
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“Insieme ai fischi ci sono stati anche diversi boati – ha detto Conti ai giornalisti nella conferenza stampa di commiato – quindi la top ten è quella giusta anche se non nascondo che anche noi sul palco siamo rimasti abbastanza sorpresi”.
Conti ha anche aggiunto che sarà il tempo il vero giudice delle canzoni in gara: “La standing ovation e gli applausi valgono più della posizione in classifica. Sarà il pubblico a decretare il vero successo nei prossimi giorni. A Giorgia, applaudita con calore e a scena aperta dal pubblico dell’Ariston, ho detto esattamente questo. E bene ha fatto lei a sottolineare che il valore di un’accoglienza del genere vale più di qualsiasi trofeo materiale”.
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Riguardo alle accuse su favoritismi nel sistema di voto e nella scaletta delle canzoni Conti ha tagliato corto: “Io ascolto solo le canzoni. Non guardo numeri né management e posso garantire che non c’è stata alcuna preferenza tra numeri o altro. Ho accontentato una sola richiesta: quella di Clara, che molto garbatamente e simpaticamente mi ha chiesto di poter uscire con il numero 8 che per lei rappresentava l’infinito… Non l’ho trovata una ingerenza e nessuno se ne è lamentato”.
Dopo il successo negli ascolti, molti si chiedono se Carlo Conti al timone del festival anche nel 2026 così come il suo accordo con la RAI prevede. Il conduttore ha risposto in modo ambiguo: “Ho firmato un biennale da direttore artistico, ma se servirà un traghettatore per un nuovo conduttore, potrei farlo. Vedremo strada facendo”.
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Una dichiarazione che lascia dunque aperta la porta a un suo ritorno, ma in un ruolo diverso. Anche se il successo commerciale e pubblicitario del Festival, che ha riempito ogni spazio pubblicitario in modo impressionante, lascia inteso che una figura come quella di Conti sia diventata fondamentale anche dal punto di vista commerciale.
Olly, vincitore di Sanremo 2025, ha espresso la sua gioia per il trionfo:
“Sanremo è stata una scoperta meravigliosa. Il pubblico mi ha scaldato e sono felice di aver coronato il mio lavoro con una vittoria tanto prestigiosa. Ora voglio tornare a casa, coccolarmi un po’ i miei genitori e poi dedicarmi alla mia tournée che parte tra poco e che è già sold out dappertutto…
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Chi vince Sanremo è chiamato a rappresentare l’Italia all’Eurovision Festival. Non un obbligo ma un’opportunità che però potrebbe cozzare con un’agenda già fitta: “Non pensavo di vincere, figuriamoci se pianificavo di potere partecipare all’Eurofestival. Al momento non sono pronto a rispondere. Non ci ho ancora pensato e ho bisogno di metabolizzare”.
Secondo classificato il toscano Lucio Corsi che ha raccontato l’emozione del suo debutto: “È andato tutto molto al di là delle mie aspettative. La cosa più bella il mio duetto con Topo Gigio, era un sogno di ragazzino che si realizzava. La parte del sogno per me è fondamentale in qualsiasi cosa di artistico faccia. Mi manca la TV dei ragazzi di un tempo. La TV era più larga… ora gli schermi sono così sottili che è difficile entrarci” ha detto alla stampa con un gioco di parole e di immagini che è piaciuto molto.
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Anche il terzo classificato, Brunori Sas, si è detto stupito del risultato: “Sono arrivato qui senza aspettative e sono felice di come è andata. Il pubblico ha accolto il mio pezzo in un modo meraviglioso e io mi sono goduto ogni momento. La soddisfazione più grande è stata quella di dimostrare che in Italia, anche in un contesto estremamente pop come quello di Sanremo c’è ancora spazio per una proposta di autore…”. A Brunori andare all’Eurovision non dispiacerebbe: “Mi sarebbe piaciuto partecipare, magari con un outfit da parroco – ha scherzato – ma vedremo cosa deciderà Olly”.
Dal punto di vista degli ascolti, la finale ha registrato 13,4 milioni di spettatori con il 73,1% di share. Il picco massimo è stato all’1.56, quando Olly è stato proclamato vincitore, con un 87.3% di share. Anche sui social, il festival ha ottenuto un grande successo con 399 milioni di visualizzazioni video e 99 milioni di interazioni.
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Proprio sulla proclamazione l’unico rilievo di Corti… “Se proprio dovessi correggere qualcosa di una serata che per me è stata straordinaria, per non dire quasi perfetta, è che bisognerebbe essere un po’ più corti. Avrei voluto finire non oltre l’1.30….”
Con le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina in concomitanza con il festival del prossimo anno, si pone un problema organizzativo. Il direttore dell’intrattenimento prime time RAI, Marcello Ciannamea, ha ammesso che qualcosa potrebbe cambiare: “Dovremo fare delle riflessioni. Qualcosa potrebbe essere spostato, ma valuteremo con il Comune di Sanremo”.
Le Olimpiadi invernali in Italia si terranno dal 6 al 22 febbraio.
Sanremo 2025 si chiude dunque con un bilancio positivo, ma con molte domande aperte: il futuro di Conti, la partecipazione di Olly all’Eurovision e il destino del festival nel 2026. Le polemiche sulla classifica e sulle votazioni non sono mancate, ma come sempre, sarà il tempo a decretare il vero successo delle canzoni in gara.
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