La notizia della morte di Eleonora Giorgi, che si spegne è spenta ieri a 71 anni dopo una lunga battaglia contro un grave tumore al pancreas, attrice iconica del cinema italiano, lascia un’eredità artistica e personale che ha segnato generazioni di spettatori. I funerali domani alla Chiesa degli Artisti di Roma.
Da ieri l’Italia si è stretta in un caldissimo abbraccio nei confronti di Eleonora Giorgi stroncata a 71 anni dopo aver combattuto con straordinario coraggio contro un tumore al pancreas che negli ultimi mesi l’aveva pesantemente debilitata. Non impedendole di portare il suo messaggio sereno e sorridente in televisione dimostrando di sapere affrontare il dramma a viso aperto e con grande determinazione.

L’attrice è scomparsa presso la clinica Paideia di Roma, dove ormai da qualche settimana aveva iniziato il suo ultimo percorso con la terapia del dolore. Sapeva di avere imboccato una strada senza uscita e non faceva mistero di conoscere da tempo quello che sarebbe stato il suo destino: che aveva affrontato con notevole serenità
Eleonora Giorgi, gli ultimi minuti
Nonostante le difficoltà legate alla malattia, l’attrice ha mantenuto fino all’ultimo quel carisma e quella forza che l’hanno resa un’icona del cinema italiano. I suoi figli, Andrea Rizzoli e Paolo Ciavarro, hanno comunicato che si è spenta serenamente, circondata dall’affetto della sua famiglia.
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I funerali si svolgeranno mercoledì 5 marzo alle 16 presso la Chiesa degli Artisti in Piazza del Popolo a Roma, un luogo simbolico per il mondo dello spettacolo, che ha già ospitato l’ultimo saluto a molte personalità illustri del cinema e della cultura italiana.
L’ultimo saluto di Eleonora Giorgi
La scomparsa di Eleonora Giorgi ha commosso il mondo dello spettacolo e i suoi tantissimi fan. L’attrice, consapevole del suo destino, aveva lasciato disposizioni precise per il suo funerale. In un’intervista aveva raccontato con il suo consueto spirito ironico di aver affidato l’organizzazione a una cara amica… “Tesoro, il funerale me l’organizzi tu, perché voglio un servizio eccellente”.
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L’attrice aveva scelto personalmente la musica che avrebbe accompagnato la cerimonia: Wish You Were Here dei Pink Floyd e A Whiter Shade of Pale dei Procol Harum, due brani celebri, autentici capolavori di un’era di rock tradizionale che rappresentavano il suo gusto musicale e la sua voglia di lasciare un ricordo emozionante e intimo. Le due canzoni la accompagneranno una all’ingresso del feretro in chiesa e una all’uscita.
Nessuna tristezza
Oltre alla musica Eleonora Giorgi ha chiesto voluto che il suo addio fosse caratterizzato da un’atmosfera serena, lontana dal dolore e dalla tristezza. Nonostante fosse consapevole della gravità della sua malattia, fino all’ultimo ha cercato di affrontare la situazione con la dignità e l’eleganza che l’hanno sempre contraddistinta. I suoi figli hanno dichiarato che Eleonora Giorgi è rimasta lucida e affettuosa fino all’ultimo istante, lasciando un messaggio di amore e speranza a chi le è stato vicino.
La camera ardente resterà chiusa al pubblico e riservata alla famiglia e agli amici più stretti.

Una carriera tra successi e svolte artistiche
Eleonora Giorgi ha attraversato il cinema italiano con interpretazioni che hanno lasciato il segno. L’esordio è nientemeno che con Roma, di Federico Fellini che le offre una piccola parte. Poi l’erotismo sofisticato di Storia di una monaca di clausura e Appassionata fino al grande successo con Borotalco, accanto a Carlo Verdone in un film immortale – giustamente scelto per ricordarla proprio in questi giorni, che ha imposto entrambi all’attenzione del grande pubblico. Il film del 1982, esordio alla regia dello stesso Verdone, la consacrò definitivamente come attrice brillante e versatile.
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“Il film migliore che ho fatto…” aveva dichiarato l’attrice in più occasioni, ricordando l’affiatamento con il regista e attore romano. Tra i due una grandissima amicizia che è durata per oltre cinquant’anni. tant’è che tra i primi a ricordarla con affetto ed emozione è stato proprio Verdone, parlando di quel personaggio stralunato – Nadia – che portò enorme fortuna alla sua carriera di produttore e regista: “Senza di lei e senza quella chimica che abbiamo creato sul set sono certo che non avrei mai ottenuto il successo che ho ottenuto anche in seguito…”
Eleonora Giorgi, una carriera pop
Per almeno un ventennio Eleonora Giorgi è stata un’autentica regina della commedia italiana. Ha lavorato con grandi nomi del cinema italiano come Adriano Celentano in Mani di velluto e Grand Hotel Excelsior, Renato Pozzetto in Mia moglie è una strega e in superclassici leggeri come Sapore di Mare sul cui set conobbe Massimo Ciavarro, che nelle scene finali del film dividerà con lei una pizza fredda e una birra calda.
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Tra il 1976 e il 1988 quando torna a lavorare con Verdone per Compagni di Scuola. Recita non solo in pellicole pop ma anche in tantissimi film impegnati con registi di alto livello. Giuliano Montaldo (L’Agnese va a morire), Damiano Damiani (Un uomo in ginocchio), Luciano Salce (Vediamoci Chiaro), Alberto Lattuada (Cuore di Cane). E poi ancora Nino Manfredi, Steno, Salvatore Samperi fino a Dario Argento che la vuole per uno dei suoi film più inquietanti e ispirati, Inferno.

Cinema e TV
Il suo percorso professionale si è articolato tra cinema e televisione, con un passaggio alla regia – due i film che firma – e alla sceneggiatura. Negli ultimi anni aveva scelto di dedicarsi maggiormente alla famiglia e ai suoi interessi culturali, senza mai rinnegare il passato. La sua versatilità le ha permesso di spaziare tra diversi generi cinematografici, dimostrando una grande capacità di adattamento e un talento fuori dal comune.
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Oltre ai ruoli cinematografici, ha avuto una presenza significativa nel panorama televisivo italiano. Partecipazioni a fiction di successo e reality show – in particolare con Il Grande Fratello (2018) l’hanno mantenuta sotto i riflettori, mostrando al pubblico anche il lato più autentico e umano di una donna che ha sempre vissuto la sua carriera con grande passione e determinazione.
Un passato segnato da dolori e rinascite
La vita di Eleonora Giorgi non è stata priva di momenti difficili. Nel 1974 la tragica morte del giovane attore Alessandro Momo, suo fidanzato dell’epoca, la segnò profondamente. Il diciassettenne Momo, noto per Profumo di donna, perse la vita in un incidente motociclistico mentre era alla guida di una moto prestatagli dalla stessa Giorgi. L’attrice venne anche inquisita per incauto affidamento, ma fu assolta.
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Quel periodo buio la portò a cadere nella dipendenza dall’eroina, da cui riuscì a uscire grazie all’aiuto di Angelo Rizzoli, futuro marito e padre del suo primo figlio, Andrea.
“Ne sono uscita grazie a lui. Tutti i miei vecchi amici c’erano caduti dentro, quelli nuovi che avevo conosciuto all’interno del mondo dello spettacolo pure. I ragazzi erano tutti immersi in questa cosa senza capirne minimamente le conseguenze, oppure si erano avvicinati a frange estremiste pericolosissime….” raccontò in un’intervista. Sottolineando come la sua rinascita fosse stata possibile solo con una ferrea determinazione. Il matrimonio con Rizzoli segnò una fase di stabilità nella sua vita, anche se negli anni successivi affrontò altre difficoltà personali e professionali.

L’addio del mondo dello spettacolo
La scomparsa di Eleonora Giorgi ha suscitato una grande ondata di commozione nel mondo dello spettacolo. Oltre a Carlo Verdone anche Adriano Celentano l’ha ricordata con parole toccanti: “Sei stata una compagna di lavoro meravigliosa, con la tua bellezza anche umana e la tua sensibilità hai saputo trasformare il momento più difficile della malattia in un grande atto d’amore”.
La Rai le ha reso omaggio con una programmazione speciale, riproponendo i suoi film e le interviste più significative. Anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha voluto ricordarla: “Con il suo talento, la sua simpatia e la sua bellezza radiosa ha conquistato intere generazioni. Roma le rende omaggio con affetto”.