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Gli Astronauti dimenticati: dopo nove mesi potranno tornare a casa

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Stefano Benzi

Dopo nove mesi nello spazio in attesa di soccorsi, gli astronauti della missione Crew-9 si preparano finalmente a tornare sulla Terra a raggiungerli un vettore della SpaceX di Elon Musk

Commovente l’abbraccio tra Suni Williams e Butch Wilmore, i due astronauti che da nove mesi attendevano di essere recuperati e portati a casa dalla loro missione sulla stazione spaziale internazionale, e i loro soccorritori arrivati a bordo della Crew Dragon, una capsula della SpaceX, la società di Elon Musk.

Gli Astronauti dimenticati: dopo nove mesi potranno tornare a casa – Credits ANSA (qnm)

Una permanenza prolungata e controversa che ha alimentato tensioni politiche e acceso intensi dibattiti sul futuro delle missioni spaziali.

Gli astronauti della ISS: in salvo finalmente

Williams e Wilmore erano stati inviati oltre nove mesi fa sulla ISS e sarebbero dovuti restare a bordo per pochi giorni per alcune operazioni di routine. Ma la loro missione si è trasformata in un’odissea interminabile tra ritardi tecnici e speculazioni politiche. Ora Suni Williams e Butch Wilmore, sono finalmente pronti a fare ritorno sulla Terra a bordo della capsula Crew Dragon di SpaceX.

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Il loro rientro, inizialmente previsto per dicembre, è stato rinviato più volte a causa di problemi tecnici con il veicolo Starliner della Boeing ma anche della necessità di completare la rotazione dell’equipaggio con l’arrivo di una nuova missione. A complicare il tutto alcune lentezze burocratiche appesantite anche dal cambio al vertice della Casa Bianca.

Tanto che molti opinionisti hanno accusato l’amministrazione di Joe Biden di avere ‘abbandonato’ i due astronauti sulla stazione spaziale, con polemiche che sono diventate politiche dopo che a soccorrrere Williams e Wilmore è stato un veicolo di SpaceX, la società di Elon Musk, concorrente della Boeing, che non ha perso l’occasione di avere accusato l’amministrazione Biden di aver ritardato volontariamente il loro rientro per ragioni politiche.

Il cambio dell’equipaggio e il ritorno sulla Terra

L’atteso rientro di Williams e Wilmore è ora fissato dopodomani, mercoledì 19 marzo. La missione Crew-10, lanciata con successo il 14 marzo dal Kennedy Space Center a bordo di un razzo Falcon 9 di SpaceX, ha finalmente raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale. Il nuovo equipaggio, composto da Anne McClain e Nichole Ayers della NASA, Takuya Onishi dell’Agenzia Spaziale Giapponese e Kirill Peskov dell’agenzia russa Roscosmos, prenderà in consegna le operazioni, permettendo così di due astronauti abbandonati di Crew-9 di tornare finalmente a casa.

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“Abbiamo sempre saputo che saremmo rientrati con la Crew-9 – ha dichiarato Suni Williams – non ci siamo mai sentiti davvero abbandonati a noi stessi, ma capiamo che sia proprio questa la narrazione che ha preso piede. La realtà è che il nostro tempo a bordo della ISS è stato per quanto lungo e faticoso incredibilmente produttivo e siamo stati sempre in sicurezza.”

Le difficoltĂ  della missione: problemi tecnici e cambi di programma

Williams e Wilmore erano partiti a bordo della capsula Starliner della Boeing in quella che doveva essere una missione puramente dimostrativa. Tuttavia, durante il volo sono emersi problemi tecnici, tra cui perdite di elio e malfunzionamenti nei propulsori, che hanno sollevato seri dubbi sulla sicurezza del veicolo per il rientro.

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“Abbiamo valutato tutte le opzioni e, per garantire la sicurezza dell’equipaggio, abbiamo deciso di integrare Williams e Wilmore nella rotazione regolare dell’equipaggio della ISS – ha spiegato Steve Stich, manager del Commercial Crew Program della NASA – anticipare una missione SpaceX per riportarli indietro avrebbe significato un costo aggiuntivo di centinaia di milioni di dollari.”

Elon Musk, tuttavia, ha sostenuto che SpaceX avrebbe potuto riportare gli astronauti sulla Terra mesi fa, se solo la Casa Bianca non avesse bloccato l’operazione. “Abbiamo offerto una soluzione rapida e sicura, ma è stata rifiutata per ragioni politiche,” ha scritto Musk su X.

Le difficoltà della missione: problemi tecnici e cambi di programma – Credits ANSA (qnm)

La risposta della NASA e il ruolo della politica

NASA ha respinto con forza le accuse di Musk, affermando che il rientro degli astronauti è stato gestito nel rispetto dei protocolli standard e delle necessità operative della ISS. Un ex alto dirigente della NASA ha dichiarato alla CNN che SpaceX non ha mai formalmente proposto all’agenzia di anticipare il rientro di Williams e Wilmore. “Se fosse stato fatto, la risposta sarebbe stata semplice: non ci sono fondi per una missione extra.”

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Janet Petro, amministratore ad interim della NASA, ha aggiunto che… “Gli astronauti hanno sempre saputo che sarebbero tornati con Crew-9. Questo non è stato un incidente o una scelta politica, ma un’operazione di routine.”

Come si sono adattati gli astronauti alla permanenza

Nonostante le difficoltà, Williams e Wilmore hanno affrontato con grande spirito di adattamento la loro estesa ed estrema permanenza sulla ISS. “Questo è il mio posto felice – ha detto Williams in una trasmissione dallo spazio – ogni giorno qui è un’opportunità unica. Ci svegliamo e possiamo fare esperimenti scientifici, lavorare in assenza di gravità e persino guardare la Terra dallo spazio.”

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Anche Wilmore si è detto entusiasta dell’esperienza: “Non ci è mancato nulla, avevamo tutto il necessario: cibo, vestiti, attività e una lunga agenda di lavori. Certo, ci è mancata la nostra famiglia, ma sapevamo che questa missione sarebbe stata speciale e impegnativa.”

Il futuro delle missioni spaziali dopo Crew-9

La vicenda di Williams e Wilmore ha sollevato interrogativi sul futuro dei viaggi spaziali e sulla collaborazione tra aziende private e agenzie governative. Boeing, in particolare, dovrĂ  risolvere i problemi tecnici del suo Starliner se vuole continuare a competere con SpaceX nel programma Commercial Crew della NASA.

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Nel frattempo, SpaceX continua a dominare il settore con i suoi razzi Falcon e la capsula Dragon, che hanno dimostrato un’affidabilità in queste ultime missioni decisamente superiore a quella dei vettori Boeing. Il prossimo obiettivo sarà la missione Crew-11, prevista per settembre 2025, che porterà un nuovo gruppo di astronauti sulla ISS.

Il futuro delle missioni spaziali dopo Crew-9 – Credits ANSA (qnm)

Ultimi giorni nello spazio per gli astronauti

Williams e Wilmore stanno ora affrontando gli ultimi giorni a bordo della ISS, preparandosi per il rientro. “Siamo pronti a tornare a casa, ma porteremo con noi ricordi straordinari di questa missione – ha detto in connessione con la CNN Suni Williams – avremmo ancora molto lavoro da fare, ma la Terra ci aspetta.”

Stefano Benzi

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