Papa Francesco è tornato a casa: le condizioni del pontefice dopo le dimissioni

Papa Francesco è stato dimesso dal Policlinico Gemelli dopo 38 giorni di ricovero per una polmonite bilaterale, il pontefice è rientrato a Casa Santa Marta, dove osserverà due mesi di convalescenza

Dopo oltre un mese di ricovero al Policlinico Gemelli per una grave infezione polmonare, Papa Francesco lascia l’ospedale e torna a Casa Santa Marta, la sua residenza in Vaticano.

Papa Francesco dalla finestra del Gemelli
Papa Francesco saluta e benedice i fedeli dalla finestra del Policlinico Gemelli – Credits ANSA (qnm)

Il pontefice, dimagrito e visibilmente provato, è apparso brevemente alla finestra dell’ospedale per ringraziare i fedeli e impartire una benedizione. Poche parole al microfono davanti alla folla prima di tornare nel suo appartamento in Vaticano.

Papa Francesco torna a casa

Il ritorno di Papa Francesco segna l’inizio di una lunga convalescenza, stimata in almeno due mesi, che dovrà svolgersi in condizioni di riposo quasi assoluto, con la riduzione al minimo degli incontri pubblici e degli impegni ufficiali. Prima di far rientro in Vaticano, Papa Francesco ha voluto compiere una tappa a sorpresa alla Basilica di Santa Maria Maggiore per pregare dinanzi all’icona mariana della Salus Populi Romani, a cui è profondamente devoto.

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Il rientro a casa di Francesco segna anche l’inizio di una fase delicata del suo pontificato, che richiederà nuove modalità di gestione della Chiesa compatibili con le condizioni fisiche del Papa. A rassicurare sulle sue capacità decisionali è tuttavia il portavoce della Santa Sede e diversi collaboratori vicini al pontefice: nonostante le limitazioni, il governo della Chiesa continuerà, anche da una stanza trasformata in “trincea spirituale”.

Il ritorno di Papa Francesco tra i fedeli

Francesco ha lasciato il Gemelli a bordo di una Fiat 500 bianca, tra gli applausi e la commozione della folla. Decine di fedeli si erano radunati sotto le finestre dell’ospedale fin dalle prime ore del mattino, con fiori, bandiere, rosari e cartelli. Il clima è di festa mista a preoccupazione: molti lo hanno visto affaticato, ma sorridente. Prima di uscire dal Policlinico, il Papa ha voluto salutare e ringraziare il personale medico che lo ha seguito nel lungo periodo di degenza: “Grazie per le vostre cure, per la pazienza e per la vicinanza”.

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Affacciandosi dalla finestra seduto su una sedia a rotelle, Francesco ha poi pronunciato poche parole ai fedeli che lo aspettavano sotto la sua finestra: “Grazie a tutti. Vedo questa signora con i fiori gialli: che brava”. Un riferimento quello del papa per Carmelina Mancuso, una fedele di 79 anni che da anni porta al Papa mazzi di fiori alle udienze pubbliche. Un gesto che ha commosso e rallegrato il Pontefice: “Vivo a Roma da sei anni – ha raccontato la donna – e ogni volta che vado a un’udienza porto un mazzo di fiori. Stavolta non pensavo che mi avrebbe riconosciuta. Invece sì, e mi ha guardata. È stata un’emozione che non posso spiegare…”

Papa Francesco in auto
Il Papa in auto nel suo tragitto verso Casa Santa Marta – Credits ANSA (qnm)

L’affaccio al Gemelli e l’Angelus

L’apparizione del Papa al Gemelli è durata poco più di un minuto e mezzo, ma ha destato grande commozione nella folla che lo attendeva, Con il volto dimagrito e la voce affaticata, Francesco ha sorriso salutando la folla. A mezzogiorno è stato diffuso il testo dell’Angelus scritto personalmente da lui: “In questo lungo tempo di ricovero ho sperimentato la pazienza del Signore, che vedo riflessa nella premura dei medici e nelle speranze dei familiari degli ammalati».

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Nel messaggio, il Papa scrive… “Chiedo che si ponga fine alle guerre e si faccia pace, soprattutto in Ucraina, Palestina, Israele, Libano, Myanmar, Sudan e Congo. Mi ha addolorato la ripresa dei bombardamenti su Gaza. Si abbia il coraggio di riprendere il dialogo, liberare gli ostaggi e raggiungere un cessate il fuoco definitivo”.

Poi Francesco si è fatto passare il microfono pronunciando poche parole…

Papa Francesco torna a Santa Marta: la nuova fase

Nel percorso che porta dal Gemelli al Vaticano, la Fiat del Papa si ferma vicino alla Porta del Perugino. Francesco saluta a sorpresa una residente, la signora Stefania: “L’ho visto provato ma sorridente. Gli ho detto solo: bentornato…” Un gesto semplice che racconta la volontà del pontefice di non distaccarsi dal popolo di Dio, neppure nei momenti di fragilità.

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Ora la sua vita quotidiana riprende tra le mura di Santa Marta, nel secondo piano che da anni è diventato il suo rifugio. Come hanno ricorda i vaticanisti che seguono il pontificato di Francesco fin dal primo giorno, il Papa ha scelto fin da subito questa soluzione rispetto all’appartamento papale. È da proprio da Casa Santa Marta che continuerà a seguire la Chiesa, con incontri più selezionati e un’agenda ridotta.

Signora Carnela Mancuso in visita al Papa
La signora Carmela, nel piazzale del Policlinico Gemelli – Credits ANSA (qnm)

Papa Francesco e la visita alla Madonna Salus Populi Romani

In un cambio di programma dell’ultimo minuto, l’auto del Papa anziché raggiungere immediatamente il Vaticano ha effettuato una deviazione verso la Basilica di Santa Maria Maggiore. Qui, Francesco – senza scendere dall’auto – si è fermato per pochi minuti facendo depositare un mazzo di fiori davanti alla celebre icona della Madonna Salus Populi Romani, quella stessa immagine sacra che visitò il giorno dopo la sua elezione nel 2013.

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È una tappa simbolica, che rinnova il legame tra il pontefice e il culto mariano: “Ogni volta che parte per un viaggio apostolico – ricorda il cardinale Santos Abril y Castello – il Papa passa sempre da lì, sia all’andata che al ritorno”.

Il Papa ha affidato il suo mazzo di fiori al cardinale Makrickas per depositarlo davanti all’icona. In un gesto di continuità e di affetto che manifesta ancora una volta la sua volontà di porre il proprio magistero sotto la protezione della Vergine.

Due mesi di convalescenza

I medici parlano di “dimissioni protette”. La polmonite bilaterale è superata, ma l’infezione non è del tutto debellata. La convalescenza prevista durerà almeno due mesi. Il Papa dovrà evitare viaggi, incontri di massa e impegni eccessivi. Nella sua stanza 201 di Santa Marta continuerà la fisioterapia motoria e respiratoria.

“È contentissimo di tornare a casa – ha detto il professor Sergio Alfierima servirà tempo per recuperare completamente, anche la voce deve ancora tornare pienamente”.

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Luigi Carbone, della direzione Sanità della Santa Sede, ha chiarito ulteriormente il quadro clinico del Pontefice: “Alcuni virus sono stati debellati, altri richiederanno ancora tempo. Ma il quadro clinico è in netto miglioramento. Possiamo dire che il Santo Padre non ha più la polmonite ed è guarito da tutte le specie polimicrobiche. Ma non si possono escludere delle ricadute e dunque continuerà la terapia a casa”.

Francesco dalla finestra del Gemelli
Papa Francesco davanti alla folla assiepata sotto al Gemelli – Credits ANSA (qnm)

Papa Francesco e il governo della Chiesa

Padre Antonio Spadaro, sottosegretario al Dicastero per la Cultura, è convinto che il Papa proseguirà con scrupolo le cure: “Da buon gesuita farà ciò che i medici gli chiedono. Ma questo non gli impedirà di essere presente in tutti i modi possibili”.

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Il cardinale argentino Victor Manuel Fernandez, a capo della Dottrina della Fede, spiega il momento, molto particolare del suo pontificato: “Penso che adesso inizi una nuova tappa. È un uomo di sorprese. Sarà una fase feconda per la Chiesa, anche se molto impegnativa per lui”.

La vicinanza dei fedeli

Il rientro del Papa ha ovviamente suscitato un’ondata di emozione popolare. In piazza San Pietro e davanti al Gemelli, le persone si stringono idealmente attorno al pontefice. Il trombettista Felice Carella ha eseguito l’“Ave Maria” sotto le finestre dell’ospedale, mentre la signora Carmelina ha sventolato le sue rose gialle facendosi riconoscere dal Pontefice.

Le reazioni sono state di grande soddisfazione e ottimismo anche in ambito politico. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha definisce il rientro del Pontefice in Vaticano “un momento di gioia in un mondo segnato da crisi e tensioni”. Anche Giorgia Meloni ha mandato un pensiero a Papa Francesco: «A lui i migliori auguri, con affetto e gratitudine». Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, lo ha riaccolto così: “È un Papa straordinario. Tutta la città gli vuole bene”.

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