Il Napoli batte il Torino e vola a +3 sull’Inter, sconfitta dalla Roma. In coda tutto ancora aperto: salvezza da decidere nelle ultime quattro giornate. Napoli primo e da solo, la fuga scudetto è sempre più concreta
La Serie A 2024/25 registra un nuovo scossone che potrebbe essere decisivo per l’assegnazione del titolo. Il Napoli vince ancora e prende il largo in classifica.
Gli azzurri di Antonio Conte si impongono 2-0 sul Torino grazie a una prestazione solida e concreta, firmata da uno scatenato McTominay. Il Napoli sale così a quota 74 rimontando sei punti all’Inter nelle ultime tre giornate e staccando i nerazzurri di 3 lunghezze.
Si tratta di una clamorosa opportunità per la squadra di Antonio Conte che tuttavia predica prudenza: “Mancano quattro passi, sarà un’impresa se riusciremo a farcela”. Ma l’entusiasmo visto ieri al Maradona dimostra che la città non solo ci crede, ma è pronta a scommetterci.
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Il cammino del Napoli, da qui alla fine, prevede impegni tutt’altro che impossibili. Unica vera nemica sulla strada verso il quarto scudetto quella pressione, quella paura di vincere che potrebbe rivelarsi un avversario temibile.
Se a Napoli si festeggia, a Milano si mastica amaro. L’Inter cade ancora, battuta 1-0 dalla Roma. Il gol decisivo è di Matias Soulé, mentre i nerazzurri si mostrano incapaci di reagire.
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È il terzo KO consecutivo per la squadra di Simone Inzaghi, che perde anche Benjamin Pavard per infortunio. Preoccupante è soprattutto la sterilità offensiva dei nerazzurri che affrontano una crisi fisica ma anche emotiva. Il tutto a poche ore dalla partenza per Barcellona dove mercoledì i nerazzurri giocheranno una delle partite più importanti della stagione, la semifinale di andata di Champions League. La corsa scudetto sembra compromessa. Al Napoli basterà mantenere il ritmo delle ultime giornate: tre vittorie e non più di un solo pareggio nelle ultime quattro partite.
Non solo scudetto: la corsa ai posti che porteranno in Champions League – quattro – è incandescente. La Juventus si riprende il quarto posto battendo 2-0 il Monza, grazie ai gol di Nico Gonzalez e Kolo Muani, nonostante l’espulsione di Yildiz.
L’Atalanta è terza ma rimpiange un’altra occasione persa in casa dopo il pareggio (1-1) contro il Lecce, grazie al rigore di Retegui che eguaglia il record di Inzaghi con 24 gol in stagione.
La salvezza è ancora tutta da scrivere. Il Monza sembra condannato, ma la matematica ancora lascia aperto un piccolo spiraglio. Quattro turni da giocare: dodici i punti di ritardo dei brianzoli rispetto alla quota salvezza.
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Il Lecce con il pareggio a Bergamo respira, ma anche Empoli e Cagliari, Parma e Verona sono ancora pienamente coinvolte nella bagarre. Al Genoa, battuto a Como, mancherebbe un solo punto. I Lariani grazie al gol di Strefezza sono aritmeticamente in salvo.
Molta discussione intorno ad Atalanta-Lecce, partita carica di emozione. I salentini hanno protestato contro la Lega scendendo in campo con maglie bianche senza stemmi né sponsor, per ricordare il fisioterapista Graziano Fiorita, morto improvvisamente in settimana mentre la squadra era in ritiro.
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Il Lecce voleva un rinvio, per lo meno fino ai funerali. La Lega ha imposto che la partita si giocasse subito. Il Gewiss Stadium ha applaudito i giocatori del Lecce, esponendo striscioni come “La morte è uguale per tutti” e “Lega Calcio vergogna”. Durante il minuto di silenzio, l’Atalanta ha deposto fiori gli stessi tifosi della Dea hanno reso omaggio con grande rispetto alla figura di Fiorita, 47 anni, quattro figli.
La partita è stata sospesa brevemente per i fumogeni lanciati in segno di protesta. Un momento che ha unito due tifoserie nel ricordo e nella denuncia.
Con quattro giornate da disputare, la Serie A è ancora apertissima. In vetta, il Napoli deve mantenere la concentrazione, mentre l’Inter cerca una rimonta che risente delle difficoltà di una squadra alle pese con una crisi evidente. Alle spalle di Napoli e Inter, Atalanta (65), Juventus (62 punti), Bologna (60) e Lazio (59) si giocano gli ultimi due posti in Champions, con la Roma – reduce dalla vittoria a San Siro che incasella il suo 18esimo risultato utile consecutivo,
Fiorentina e persino il Milan che sperano ancora.
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